La Boschi: "Non rinuncio alla femminilità solo per sembrare più seria"

La renziana contro le malelingue: "Non credo bisogna mortificare la propria femminilità per essere più credibili". BLOG Antidoto al boldrinismo

La Boschi: "Non rinuncio alla femminilità solo per sembrare più seria"

Solo qualche giorno fa, ospite de Le invasioni barbariche, il ministro alle Riforme Maria Elena Boschi chiedeva a Daria Bignardi e agli italiani: "Giudicatemi per le riforme, non per le forme". Ma le forme, l'avvenenza e il fascino non li metterà certo da parte. Perché la renziana sa benissimo di "bucare" lo schermo. E così, invitata a Porta a Porta, ha leggermente corretto il tiro: "Non credo bisogna mortificare la propria femminilità per essere più credibili e per sembrare più serie". E agli italiani e a Bruno Vespa ha assicurato: "Cerco di fare del mio meglio, impegnandomi di giorno in giorno. In questo governo c'è stato un investimento sulle donne e sulle donne giovani che sono in grado di dimostrare competenza e professionalità".

La bellezza è come un mantra. Perché, sotto sotto, la Boschi sa benissimo di essere bella. Qualche anno fa lo sottolineò anche Silvio Berlusconi che, con una battuta carina e galante, aveva chiesto: "Come è possibile che una comunista sia così carina?". Per nulla piccata la Boschi gli ha risposto ieri sera: "Io comunista? Non ho fatto in tempo. La mia prima tessera è del Pd". Tessera piddì, renziana di ferro. Col premier Matteo Renzi vuole portare avanti un serrato programma di riforme. "Renzi e i ministri in Germania sono andati a presentare con orgoglio e non con l’ansia della valutazione della Merkel - ha assicurato - non siamo andati a farci correggere i compiti. Dagli alleati non aspettiamo il visto. Stiamo parlando di Berlino, non è la Germania che deve valutare". E, proprio nell’ambito dell’Ue abbiamo, i vincoli saranno rispettati, anche se, a suo avviso, sarebbe necessario rivedere quei trattati che sono "troppo stringenti".

Entro la fine del mese, forse già entro la settimana prossima, la Boschi conta di presentare la riforma del Senato. "L’obiettivo - ha spiegato - è che venga approvato entro il 25 maggio, almeno in prima lettura, insieme alla nuova legge elettorale". L'apertura al dialogo è convermato, ma il ministro delle Riforme è ferma nell'evitare qualsiasi stop. "Si può discutere di tutto con un principio che rimane saldo: i patti si rispettano e, se vogliamo modificarli, si fa con l’accordo di tutti.

- ha spiegato a Porta a Porta - se ci possono essere dei passi in avanti sulla questione femminile, il Pd è più che contento. Ma ci vuole un accordo complessivo".

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