Riconoscere la «pet therapy» come metodo di «co-terapia», fissare il principio per cui sia fondata sulla relazione con gli animali coinvolti - ai quali devono essere garantite le migliori tutele - e non sul loro sfruttamento, dare un quadro di certezze a pazienti, medici e operatori. Sono i principali obiettivi della proposta di legge «Disciplina delle attività e delle terapie assistite dagli animali», depositata nei giorni scorsi alla Camera dall'onorevole Michela Vittoria Brambilla (Pdl).
«Ai nostri bambini malati - spiega la parlamentare - deve essere garantito l'accesso ad ogni possibile attività e terapia che possa aiutarli e dare loro beneficio». Il testo è stato presentato ieri a Monza, nel centro Maria Letizia Verga, specializzato in leucemie infantili, dove un nuovo progetto di «pet therapy» prenderà il via nei prossimi giorni con l'associazione «Frida's Friends».
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