
L'intolleranza della sinistra continua a sfociare nell'oltraggio alla memoria di Sergio Ramelli. Nei giorni scorsi, in occasione dell'anniversario della morte del giovane militante del Fronte della Gioventù, gli odiatori rossi si sono resi protagonisti di insulti deplorevoli e di umiliazioni ai danni della memoria per l'omicidio risalente al 1975. Ma il fanatismo di chi si professa democratico non conosce limiti, e ancora nelle scorse ore a Milano è andata in scena l'ennesima vergogna.
Solo pochi giorni fa (precisamente il 5 maggio) il gruppo di Fratelli d'Italia - insieme al presidente del Senato Ignazio La Russa e al sottosegretario all'Istruzione Paola Frassinetti - aveva portato una nuova corona di fiori al monumento in via Paladini. Che fine ha fatto? La scorsa notte è stata asportata. E, come se non bastasse il furto, è apparsa anche una miserevole scritta: "Buona resurrezione". Si tratta del secondo episodio nel giro di una settimana.
La denuncia è arrivata da Riccardo De Corato, deputato di FdI, vicepresidente della Commissione Affari costituzionali della Camera ed ex vicesindaco delle Giunte di centrodestra milanesi, che ha sottolineato la necessità di installare le videocamere di sorveglianza e di prevedere una maggiore presenza delle forze dell'ordine e della Polizia locale nella zona. De Corato - alla luce dell'ennesimo sfregio verso un giovane martire di destra - ha chiamato in causa Beppe Sala e la sinistra affinché prendano le distanze da quanto accaduto: "Il sindaco e il Comune di Milano si decideranno a condannare questo altro ignobile gesto mettendo quantomeno una targa in ricordo di Sergio?".
Nonostante la sinistra parli ogni giorno dello spettro fascismo e dei pericoli per una presunta deriva antidemocratica che starebbe colpendo il nostro Paese, in realtà a fare spavento è il clima d'odio di una certa sinistra che richiama alla mente gli anni '70 e '80. Momenti bui che bisognerebbe consegnare alla Storia perché non si ripetano, ma che gli intolleranti rossi vogliono riproporre oggi più che mai.
"Ahimè, è ancora in corso e dopo 50 anni ci sono ancora nostalgici delle chiavi inglesi e neofiti della sinistra ma, ancor più grave, c’è ancora oggi chi è dalla parte degli assassini", ha affermato De Corato.
Di recente sono esplose furibonde polemiche per le manifestazioni in ricordo di Ramelli, da Milano a Novate Milanese passando per Cinisello Balsamo, ma il deputato di Fratelli d'Italia ha puntato l'attenzione sul vero dato inquietante: "A Milano, durante il corteo dello scorso 1 maggio, alcuni no-global, anarchici e Cobas, hanno esposto un cartellone sul pavimento di piazzale Loreto raffigurando la chiave inglese (Hazet 36)".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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