RomaDivieto di vendita e di utilizzo per quattro tipi di vaccino antifluenzale prodotti dalla Novartis: Fluad; Agrippal; Influpozzi adiuvato; Influpozzi subunità. Sono «potenzialmente pericolosi per la salute pubblica» e il ministero ha bloccato la commercializzazione delle 487.738 dosi già disponibili. Di queste però 175.000 erano state distribuite nelle farmacie e quindi non è escluso che qualcuno si sia già sottoposto alla vaccinazione. Dopo il ritiro del vaccino prodotto dall'azienda Crucell nelle mani del ministro della Salute, Renato Balduzzi, scoppia un'altra grana legata alla sicurezza dei vaccini antinfluenzali. Questa volta però la grana è molto più grossa. Prima di tutto perché le dosi di vaccino erano già a disposizione delle farmacie e delle Asl e poi perché l'autorità di riferimento per la registrazione dei vaccini Novartis sono l'Aifa, Agenzia del Farmaco, e il nostro ministero. Dunque il governo italiano ha dovuto diramare un «allarme veloce» anche in Europa e in Canada che avevano acquistato i vaccini antinfluenzali. La Svizzera ad esempio ha già bloccato la vendita non appena ricevuto l'allerta dall'Italia. Da 7 regioni italiane invece è arrivata la conferma che le dosi non erano ancora state consegnate dalle Asl ai medici di famiglia.
Ma come è potuto accadere che siano arrivati in commercio vaccini antinfluenzali potenzialmente pericolosi? È lo stesso ministro a spiegare la dinamica dei fatti dai quali emerge un comportamento omissivo della Novartis. «L'Aifa è stata avvisata della presenza di anomalie, presenti in questi vaccini nella misura del 3 per mille, il 19 ottobre -spiega Balduzzi- Dalla documentazione fornita dall'azienda è risultato evidente che la Novartis era a conoscenza di queste anomalie già dall'11 luglio scorso». L'azienda aveva rilevato un fenomeno di «aggregazione proteica». Fenomeno che potrebbe inficiare l'efficacia e la sicurezza del farmaco, aumentandone la «reattogenicità». Il vaccino antinfluenzale Novartis insomma potrebbe indurre effetti collaterali e reazioni indesiderate. Anna Rosa Marra responsabile dell'Aifa, sottolinea che da parte della Novartis: «è mancata l'informazione nel momento in cui si fa l'aggiornamento dei ceppi del virus», ovvero l'11 luglio scorso, oltre due mesi fa. Balduzzi incontrerà oggi i vertici della Novartis per chiarire questo aspetto. L'azienda fa sapere di essere pronta a dare «piena collaborazione alle autorità sanitarie italiane» e di aver già fornito alle autorità competenti «un documento di valutazione a supporto della sicurezza dei vaccini» impegnandosi a «rendere disponibili vaccini innovativi ed affidabili».
Intanto Balduzzicerca di rassicurare i pazienti che eventualmente avessero già preso il vaccino. «Il ritiro è soltanto a scopo cautelativo -chiarisce il ministro- Chi ha comprato il vaccino Novartis aspetti qualche giorno ad usarlo fino a che non daremo nuove indicazioni». E se qualcuno lo ha già preso? «Chi ha già preso il vaccino e non ha avvertito sintomi stia tranquillo -dice Balduzzi - Al momento non abbiamo alcuna notizia di reazioni avverse al vaccino Novartis in Italia». Da domani il ministero attiverà anche un numero verde per chiarire tutti i dubbi dei cittadini. Accanto alla preoccupazione per il vaccino Novartis c'è anche quella del rischio di un fallimento della campagna di vaccinazioni.
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