di Se anche la catastrofe naturale del terremoto finisce per diventare un fattore significativo dello stato danimo degli italiani, sommandosi consapevolmente o meno ai tanti «segni» che attestano linesorabile declino della nostra Italia, al punto che la scelta di far svolgere il secondo turno delle amministrative o lesultanza per lo sport suonano offensive per la sensibilità pubblica lacerata dai morti, dai feriti, dagli sfollati e dalle macerie, vuol dire che la crisi non è solo politica, economica e sociale ma ormai anche esistenziale. Ha finito per intaccare la certezza interiore sullinviolabilità della vita, della dignità e della libertà. Non essendo più sicuri di chi siamo, finiamo per ritrovarci incapaci a rapportarci costruttivamente con le sfide del la vita, perdendo fiducia in noi e la speranza nel futuro migliore per i nostri figli.
Sono più di dieci anni che giro lItalia per presentare i miei libri, ma mai come ora tocco con mano il fatto che la stragrande maggioranza degli italiani sono sofferenti, disorientati, pessimisti, sfiduciati. Ebbene mi domando: è solo un «caso», legato a una contingenza, magari imprevedibile, di cui è comunque difficile cogliere razionalmente linsieme delle sue connotazioni, il fatto che gran parte degli italiani percepisca sempre più negativamente la propria esistenza? Oppure questa crisi globale è il frutto di una strategia deliberata che razionalmente vuole allontanare sempre più i cittadini dalla partecipazione alla politica screditando del tutto i partiti, impoverire la popolazione colpendo duramente quel 97% di piccoli imprenditori che producono onestamente, scardinare i valori e le regole fondanti della società agevolando il suicidio-omicidio demografico sia ostacolando la crescita della natalità italiana sia spalancando le frontiere allimmigrazione specie quella islamica?
È solo un caso il rigurgito del terrorismo prima col vile attentato a Genova al dirigente dellAnsaldo, rivendicato dagli anarchici, poi con il barbaro attentato contro listituto di Brindisi costato la vita a Melissa Bassi? È solo un caso che lo spread idolatrato fino a ieri, al punto da determinare lallontanamento dal potere di Berlusconi, ora venga allimprovviso condannato persino da Vegas, presidente della Consob? È solo un caso che soltanto ora i signori della Borsa, dei Mercati e delle Banche scoprono che la massa dei derivati, stimata 7 volte la capitalizzazione delle borse e 12 volte il valore del Pil del mondo, rappresenta la più seria minaccia alla finanza regolamentata, alleconomia reale e persino alla sopravvivenza del sistema democratico? È solo un caso che Napolitano, il grande manovratore della caduta di Berlusconi a suon di spread, oggi tace e non chiede lallontanamento di Monti per limpennata dello spread? È solo un caso che Monti promuova la soluzione della nostra crisi demografica spalancando le frontiere ai musulmani, sostenendo a Erdogan che ladesione della Turchia allUe potrà «portare un valore aggiunto, economico, geopolitico, strategico, culturale a unEuropa anziana demograficamente, stanca e non piena di impulso economicamente»? È solo un caso che gran parte dei media si prodigano nellenfatizzare terremoto, attentati, incidenti stradali o sport allinsegna del sensazionalismo e dello scandalismo, mentre tendono a sdrammatizzare la realtà della crisi e le sue conseguenze umane?
È solo un caso che nessun magistrato, pur in presenza di reati manifesti, senta il dovere di intervenire per accertare la verità di questo complotto ai danni della nostra economia, della nostra società e della nostra democrazia?
È chiaro che se persino una catastrofe naturale come il terremoto potrebbe essere prevista, il suo corso controllato e i suoi effetti contenuti, a maggior ragione i fenomeni che sono originati dalla scelta delluomo non possono essere ascritti al «caso». Eppure quando prendiamo atto che il quadro complessivo è raffigurabile come una catastrofe umana, anche se non naturale, ci sentiamo comunque sconvolti e prendiamo atto che cè qualcosa che va oltre la ragione capace di spiegare il corso degli eventi.
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