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"Libertà di scelta su Cappato". I 5 Stelle disertano le suppletive di Monza

Dopo l'ufficializzazione del sostegno del Partito democratico, i grillini decidono di non presentare una candidatura che poteva risultare concorrente all'interno dell'area giallorossa

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Il Movimento Cinque Stelle scappa dalle suppletive di Monza. L'ufficialità del sostegno a Marco Cappato da parte del Partito democratico nelle scorse ore ha provocato - per i grillini - un inevitabile dentro o fuori nella sfida elettorale che decreterà chi prenderà il seggio del Senato rimasto vuoto dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi avvenuta lo scorso 12 giugno. Alla fine la scelta è stata quella di disertare la competizione alle urne del prossimo 22 ottobre con una motivazione che ha tutto il sapore pilatesco: il partito presieduto da Giuseppe Conte ha infatti deciso di "non avanzare una propria candidatura" lasciando al contempo alla propria "comunità di iscritti e sostenitori la possibilità di sostenere la candidatura di Marco Cappato". Una vera e propria desistenza con lo scopo di "non contribuire a una frammentazione dell'area progressista", riferiscono fonti pentastellate.

Non ci sarà, quindi, una lotta all'interno dell'asse giallorosso. Un modo "gentile" dei Cinque Stelle per non mettere ulteriormente in difficoltà un Pd già profondamente dilaniato dalle spaccature in seno ai dem per il loro appoggio a Cappato nel colleggio di Monza-Brianza. L'esponente di primo piano dell'Associazione Luca Coscioni si scontrerà in quell'occasione con Adriano Galliani, attuale amministratore delegato del Monza calcio sostenuto dal centrodestra unito e dato per favorito tra poco più di un mese. Non appena il responsabile dell'organizzazione del Partito democratico, Igor Taruffi, ha comunicato la scelta di un centrosinistra tutt'altro che compatto, sono state rese evidenti profonde divergenze nei confronti di una figura considerata divisiva e non esattamente radicata nel territorio. La senatrice Simona Malpezzi aveva parlato di un'"occasione persa" dai dirigenti nazionali per non avere lavorare "su personalità radicate nel collegio, dispiace che questa richiesta non sia stata ascoltata".

Marco Cappato aveva già ottenuto nelle scorse settimane il sostegno di Azione, +Europa, Verdi e Sinistra italiana. Con l'aggiunta del Pd targato Ally Schlein, adesso è arrivata una sorta di "nulla osta" dal Movimento Cinque Stelle. Mancherebbe giusto Italia Viva per chiudere il cerchio totale di uno schieramento di opposizione che però non si è mai dimostrato minimamente unito nemmeno nelle battaglie politiche in parlamento contro il governo Meloni. Poco più di un mese fa Matteo Renzi aveva dichiarato sull'esponente radicale: "Marco Cappato è un uomo capace di grandi battaglie, ma non so se sia il profilo adatto per cercare di vincere. Va capito se obiettivo è vincere o partecipare.

Se l’obiettivo è partecipare sicuro può fare una bella battaglia di immagine".

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