Interni

Caso Open, la Procura di Firenze difesa da un dem (anti-Renzi)

I pm fiorentini sono difesi da Andrea Pertici, membro della direzione nazionale dem: una vicinanza tutt'altro che causale. Ed è cosa nota la sua ostilità nei confronti del leader di Italia Viva

Caso Open, la Procura di Firenze difesa da un uomo Pd (anti-Renzi)

Ascolta ora: "Caso Open, la Procura di Firenze difesa da un uomo Pd (anti-Renzi)"

Caso Open, la Procura di Firenze difesa da un uomo Pd (anti-Renzi)

00:00 / 00:00
100 %

Si potrebbe quasi dire che la Procura di Firenze e il Pd siano una cosa sola. Un'iperbole, sia chiaro. Ma non così distante dalla realtà. Mercoledì si è tenuta l'udienza a Palazzo della Consulta per decidere sul conflitto di attribuzione tra Poteri dello Stato sollevato dall'aula del Senato nei confronti dei pm fiorentini relativo all'acquisizione di chat ed email di Matteo Renzi agli atti dell'inchiesta sulla Fondazione Open. I giudici della Corte Costituzionale sono chiamati a esaminare il conflitto nel merito, ma non è passato inosservato il nome dell'avvocato della Procura di Firenze: Andrea Pertici.

Ex Presidente di Collegio arbitrale (su questioni in materia di lavori pubblici) presso la Camera arbitrale dell’Autorità nazionale anticorruzione, Andrea Pertici è professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università degli Studi di Pisa ma è soprattutto membro della nuova direzione del Pd a guida Elly Schlein. L’avvocato è tra i membri dell’organo di indirizzo politico dei dem della fazione “schleiniana” insieme ai fedelissimi Francesco Boccia, Chiara Gribaudo e Marco Furfaro, a testimonianza della vicinanza alla politica di Lugano. Segni particolari? Oltre alle posizioni ambigue sul conflitto in Ucraina, Pertici è tra i principali antirenziani del nuovo corso rosso.

“Una persona che ha ridotto al minimo storico il partito di cui era segretario, fatto approvare leggi impopolari e incostituzionali e poi fondato un partito che non ha nessun consenso”, uno dei tweet più soft di Pertici nei confronti di Renzi. E ancora gli attacchi per le consulenze estere, per le critiche rivolte alla segreteria di Letta, per i presunti inciuci con il governo Meloni. Un politico “sprezzante del ridicolo” e “incompetente”, tra i vari complimenti, ma l'argomento che sta più a cuore è lo scarso rispetto della Costituzione da parte dell'ex primo ministro.

Non c'è nulla di male, sia chiaro: una critica politica è una critica politica e dunque va sempre accettata, almeno sino a quando i toni sono cordiali. Ma ciò che fa storcere il naso è la scelta della Procura di Firenze di affidarsi a un avvocato che fa parte della direzione nazionale del Pd per la difesa nel procedimento sul conflitto di attribuzioni nell’ambito del processo sulla fondazione Open. Tra migliaia di avvocati, i pm sono difesi da un esponente di rilievo del partito di Elly Schlein, nonché tra i più fieri oppositori del leader di Italia Viva.

E la scelta della Procura fiorentina è destinata a sollevare più di qualche dubbio.

Commenti