UN CASO A VICENZA Fa l'hacker a scuola Ora un'azienda lo vuole assumere

Essere un «bullo» del web è uno dei rari casi in cui una marachella (scolastica) può garantirti un buon futuro. È quanto capitato a uno studente vicentino di origini indiane, denunciato dopo aver violato i registri informatici della sua scuola, l'Itis «Marzotto» di Valdagno (Vicenza). Per «correggere» i voti all'insù o sbirciare in anticipo dati e tracce dei compiti in classe. A tradire il ragazzo, da poco maggiorenne, e alcuni suoi compagni è stata l'esagerazione: un voto, proprio in informatica, lievitato improvvisamente dal 3 al 9. Il punteggio «eccessivo» ha insospettito professori e preside, i quali hanno avvisato i carabinieri. Si è scoperto così che nel computer di un insegnante era stato inserito un file script, grazie al quale dieci ragazzi - cinque maggiorenni e altrettanti minorenni delle classi IV e V - avevano carpito la password per accedere alla rete informatica.

Gli investigatori hanno appurato che a mettere a punto il sistema erano stati in due, il ragazzo di origini indiane, un vero genio del web, e un suo amico. Ma l'abilità «criminale» oggi paga: un'azienda di ingegneria web vorrebbe assumere il «pirata». La «Ceremit» di Thiene ha contatto un avvocato per offrire l'assistenza legale al giovane, poi gli offrirà un lavoro.

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