In cassaforte il suo biglietto sul Muro

In cassaforte il suo biglietto sul Muro

Gerusalemme. É stata immediatamente tolta e messa al sicuro in un archivio. É la preghiera del Padre Nostro, scritta di suo pugno in spagnolo, lasciata da Papa Francesco in una delle fessure del Muro Occidentale, il cosiddetto Muro del Pianto, durante la sua emozionante visita a Gerusalemme. La conferma arriva dal Rabbino Shmuel Rabinowitz, a capo di quello che è considerato il luogo più sacro per gli ebrei.
Il Pontefice argentino aveva lasciato il biglietto nel suo ultimo giorno di permanenza in Terra Santa, dopo aver fatto tappa in Giordania e Palestina.
Il rabbino del Muro del Pianto ha spiegato che la preghiera è stata tolta e conservata in un posto «segreto» per evitare il ripetersi di quanto avvenuto con Barack Obama nel 2008. In quell'occasione, infatti, il foglio con la preghiera del presidente americano era stato «rubato» da un giovane, Aleph, che si trovava per caso vicino a lui. Con la «reliquia» in mano, nel giro di poche ore, l'aveva venduto a caro prezzo al secondo quotidiano israeliano.


Le preghiere lasciate da Giovanni Paolo II nel 2000 e da Benedetto XVI nel 2009, invece, sono rimaste conservate nel luogo dove sono state deposte, in una delle fessure del Muro, insieme a migliaia di bigliettini lasciati ogni giorno dagli ebrei.

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