Il Cav carica i suoi. Pronta la battaglia contro tasse e pm

La strategia per organizzare il partito: domani al vertice farà il punto sui nuovi club. E spera ancora nelle elezioni anticipate

Il Cav carica i suoi. Pronta la battaglia contro tasse e pm

Berlusconi dedica un pezzo di giornata anche al suo Milan. Atterra in elicottero a Milanello nel pomeriggio, assieme alla figlia Barbara per dare la scossa a una squadra che soffre. Una squadra a cui il Cavaliere vorrebbe dedicare tutte le sue energie ma purtroppo c'è sempre la politica di mezzo e ormai per lui è un dovere: non mollare mai. Per cui o in nottata, o al più tardi stamattina, l'ex premier sarà di nuovo nella Capitale.

C'è il partito da organizzare e a questo proposito, giovedì pomeriggio, farà il punto sui nascenti club «Forza Silvio», nella sede di piazza San Lorenzo in Lucina. Berlusconi vuole bissare il miracolo del '94, quando in pochi mesi la macchina da guerra di Occhetto s'ingrippò a causa della sua discesa in campo. Parole d'ordine: volti nuovi, convincere gli indecisi, accalappiare quei voti moderati che alle ultime elezioni hanno seguito le sirene di Grillo. Il sogno di un nuovo '94 è possibile ma difficile da realizzare soprattutto perché ora le condizioni sono un po' diverse. Le elezioni, reclamate a gran voce dai berlusconiani, rischiano di essere un miraggio e di infrangersi sul muro del Quirinale. È vero che Renzi potrebbe contribuire a dare la spallata decisiva a Letta ma l'operazione «rottamare palazzo Chigi» non è poi così scontata. Di certo l'esecutivo traballa e un bel colpetto Berlusconi glielo vuole dare proprio oggi. Il Cavaliere, infatti, riceverà al partito una delegazione degli autotrasportatori. A proposito della rivolta dei forconi, Berlusconi ragiona così assieme ai suoi: «Non dobbiamo soffiare sul fuoco della piazza ma capire e sostenere le loro ragioni sì». Detto fatto: mentre Letta riceverà una parte dei manifestanti tra una settimana, Berlusconi lo fa subito. E Capezzone sintetizza così: «Berlusconi dà al governo una lezione di buona politica. Il ceto medio va ascoltato, e non trattato come materia da ordine pubblico - dice il fedelissimo azzurro - Il modello è quello adottato dal governo Berlusconi che, in materia di autotrasporto, ascoltando e trovando soluzioni intelligenti e rispettose di tutti, non ebbe neanche un'ora di protesta».

Insomma, il Cavaliere si muove come se fosse già in campagna elettorale sebbene Napolitano lavori con tutte le sue forze per impedire il voto. E lo fa forte dell'appoggio delle cancellerie europee che vogliono un governo italiano debole e supino ai loro diktat. Ma il Cavaliere non molla e continua le sue battaglie. Contro la sinistra, contro il governo del tassa e spendi, contro la magistratura. E contro i giudici si scaglierà anche venerdì prossimo quando parteciperà alla presentazione del libro di Nicolò Amato, Bettino Craxi dunque colpevole, alla fondazione Craxi. Un'altra ghiotta occasione per denunciare il sopruso subìto e lanciare la riscossa.

Anche perché il libro è un assist per il Cavaliere visto che l'autore parla del clima violento con cui la pubblica opinione e gran parte dei mass media hanno pesantemente condizionato lo svolgimento dei procedimenti, rendendo difficile l'opera dei magistrati e la ricerca di una giustizia non condizionata politicamente. La conclusione del volume: Craxi è stato ingiustamente condannato e merita di riprendere il suo posto nella storia d'Italia.

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