Sabato grasso a Venezia, il tripudio del Carnevale in maschera. E per il primo marzo l'evento clou nella Serenissima è il Ballo della Cavalchina, nel teatro La Fenice .
Quest'anno il tema è «Fiesta espanola» . Alla manifestazione che riprende la tradizione in voga tra '700 e '800 nei teatri d'opera di tutta Europa e sulla laguna celebrava i cavalieri dopo una sfrenata corsa a piazza San Marco, il grande organizzatore di eventi internazionali Matteo Corvino è riuscito a portare personaggi di prim'ordine.
Ci sarà il compositore e cantante canadese Rufus Wainwright, reduce dall'esibizione al festival di Sanremo, velleitariamente contestata dai Papaboys. All'autore dell'opera lirica «Prima donna», che anche a Venezia suonerà il pianoforte e canterà, andrà il Cavalchina Award internazionale.
Durante l'eccentrica serata si esibirà la cantante Emma, tra arie del Barbiere di Siviglia e della Carmen, gag irriverenti, finte liti tra soprani ed acrobazie di personaggi volanti, spettacoli à l'ancienne, dj set, gastronomia dei migliori chef spagnoli ed esibizioni di flamenco.
Tra gli altri ospiti: Cherry Vanilla, musa di Andy Warhol; il musicista greco Vangelis,premio Oscar per «Momenti di Gloria» , l'artista Francesco Vezzoli.
Al mezzosoprano spagnolo Teresa Berganza, grande interprete di Rossini, Mozart e Bizet, andrà il premio alla carriera.
E poi gli altri vincitori dei Cavalchina Awards, scelti da una giuria di musicisti e musicologi, architetti e scrittori, presieduta dal sovrintendente de La Fenice Cristiano Chiarot.
Sarà premiato il famoso cantante e attore Miguel Bosè e anche il bellissimo Cayetano Rivera Ordonez, un sexsymbol che combatte nell'arena e sfila per Armani, presente con il fratello Francisco, anch'egli torero. Un riconoscimento anche all'attore Alessandro Preziosi, che presenterà la serata con Antonia dell'Atte, già musa di Armani ed exmoglie di uno dei nobili Grandi di Spagna.
In passato il premio della Cavalcina è andato a Laura Biagiotti, che ha finanziato il restauro del sipario de La Fenice, a Katia Ricciarelli, Josè Carreras, Igor Motoraj, Giuseppe Fiorello, Patty Pravo, Grace Jones, Ornella Vanoni, Pierre Cardin, Claudia Cardinale e Marta Marzotto.
Ma le feste in maschera nella Serenissima sono tante, dal Ballo del Doge a palazzo Pisani Moretta ai tre organizzati nel salone affrescato dalla scuola del Tiepolo dell'hotel Luna Baglioni, una volta frequentato da Casanova che da qui accedeva al vicino bordello.
Dopo la festa «Luna in maschera» del 22 febbraio e il «Ballo dei Conti Baglioni» del 28, sabato grasso c'è il «Gran Ballo» con sketch carnevaleschi, raffinate cene veneziane firmate dallo chef Cosimo e lezioni di minuetto con i maestri di ballo.
L'albergo sul Canal grande è stato il primo a inaugurare la tradizione di aprire le sue sale ad un atelier dove gli ospiti possono scegliere costumi d'epoca, tricorni, mantelli e parrucche.
É quello di Flavia Zorzo, che da 30 anni crea a mano maschere in cartapesta secondo l'antica tradizione veneziana, impreziosite con stoffe pregiate, piume e foglia d'oro.
Ad uno dei ristoranti top di Venezia, il «Do Forni», per le cene di Carnevale si sceglie dal menu dei piatti preferiti da Casanova.
«Le antiche ricette del grande avventuriero Giacomo - spiega il proprietario Eligio Paties Montagner- hanno sempre un tocco afrodisiaco: ostriche fritte, riso con peoci, capesante con funghi porcini, storione al forno,soufflè d'astice o di tartufo bianco. I clienti sono solo per metà stranieri e per il resto veneziani doc, molto esigenti».
Nel libro degli ospiti ecco le firme dell'exregina d'Italia Maria Josè e del presidente della Repubblica Sandro Pertini, di Carlo d'Inghilterra prima con Diana, poi con Camilla, di Silvio Berlusconi.
A Venezia non poteva mancare un ballo sull'acqua. «In questo periodo - spiega la tour operator veneziana Serena D'Este- diversi clienti italiani e stranieri ci chiedono soggiorni personalizzati, con eventi particolari.
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