Con la «Cavalchina» a Venezia impazza il Carnevale

xxxPer un organizzatore di grandi eventi internazionali come Matteo Corvino, il Carnevale nella sua Venezia è lo scenario d'eccellenza. E lui nel 2007 ha riscoperto l'antico Ballo della Cavalchina, che nell'800 era una tradizione nei teatri d'opera di tutta Europa. L'evento in maschera quest'anno è tornato al teatro La Fenice il sabato grasso. Il tema era «Fiesta espanola», in un eccentrico concentrato di musica classica e rock, spettacoli à l'ancienne, gastronomia d'eccellenza e balli di flamenco, con esibizioni della cantante Emma, di Rufus Wainright e di soprani lirici, tra gag irriverenti ed acrobazie. Corvino ha firmato eventi come il Millennium del 2000, che ha aperto eccezionalmente le porte del Grand Trianon della reggia di Versailles e pochi mesi fa ha curato a Firenze 4 giorni di festeggiamenti da Mille e una notte per il matrimonio milionario di una coppia indiana, con balli e spettacoli per 800 ospiti nelle sale di Palazzo Pitti e nelle piazze della città. Ma per questo architetto veneziano, con un passato d'attore e un presente da maestro dell'effimero, la scommessa più difficile è stata proprio La Cavalchina, il ballo che 200 anni fa celebrava i cavalieri dopo una sfrenata corsa a piazza San Marco. La festa è iniziata con arie del Barbiere di Siviglia e della Carmen, esibizioni di artisti volanti e di pappagalli parlanti. Poi la scena è stata per i vincitori dei «Cavalchina Awards», scelti da una giuria di musicisti e musicologi, architetti e scrittori, presieduta dal sovrintendente de La Fenice Cristiano Chiarot. Il premio internazionale è andato al compositore canadese Wainright, autore dell'opera lirica «Prima donna». Poi un riconoscimento all'attore Alessandro Preziosi, ad Antonia dell'Atte, ex modella ed ex moglie di un nobile spagnolo e al bellissimo Cayetano Rivera Ordonez, un sexsymbol che combatte nell'arena e sfila per Armani. Tra gli altri ospiti c'erano Giulia Ligresti con il figlio e Marta Marzotto. La cena nei saloni addobbati con enormi cuori di fiori è stata una gara d'eccellenza tra i migliori chef iberici e dopo si è aperto il ballo in maschera, fino all'alba con una musica sempre più moderna e incalzante. Nel dorato palco reale, oltre alle autorità, sedeva la bionda algerina Zahia Dehar, protagonista dello scandalo francese per favori sessuali ai campioni della nazionale di calcio e ora stilista di lingerie. «Ma la novità di quest'anno - spiega Matteo - è stata la grande partecipazione di giovani, anche per il prezzo speciale che abbiamo stabilito. In 140 sono arrivati da Parigi, molti under 30 del Comitato francese per la salvaguardia di Venezia. E poi tanti nobili italiani, dalle figlie di Bianca d'Aosta, Vera e Viola, ai giovani Brandolini d'Adda, ai nipoti della Marzotto».

Ieri sera, poi, i premiati e gli artisti che hanno firmato tutte le opere uniche consegnate per i Cavalchina Awards sono stati festeggiati in una sfarzosa cena nella casa di Corvino a Dorsoduro, dove Zahia, scesa in un lussuoso hotel con 40 bauli e una corte di sarte, parrucchieri e assistenti, si è presentata con una mise delle più audaci.

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