La stanza di Feltri

Certe proteste non servono a nulla

Ne ho visti di scioperi nella mia lunga carriera. E nessuno ha mai prodotto buoni frutti. Segno che i sindacati sono inefficaci o che almeno inefficace è lo strumento dello sciopero

Certe proteste non servono a nulla

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Certe proteste non servono a nulla

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Egregio Direttore Feltri,

chissà perché gli scioperi vengono indetti sempre di venerdì? Mi sorge spontaneo il sospetto che sia una strategia per allungare il fine settimana, ovvero per fare la settimana di lavoro corta. Ma, a prescindere da questa considerazione, noto che in Italia si sciopera spesso e questo complica non di poco la vita dei cittadini che, invece, vanno in ufficio o devono viaggiare o usare i mezzi pubblici come bus e tram. Ecco perché, nonostante sia in questi giorni accusato di calpestare il diritto di sciopero, io sto con Matteo Salvini che è riuscito a contenere i danni di uno sciopero generale che altrimenti sarebbe durato ben 24 ore, paralizzando il Paese intero. Trovo ingiusto dipingere il ministro come un tiranno che soffoca la libertà di protesta dei cittadini, eppure è così che lo stanno descrivendo politici di sinistra, sindacalisti, televisioni e giornali. Lei cosa ne pensa?

Renato Brambilla

Caro Renato,

chi pretende l'applicazione delle regole e il rispetto delle norme è sempre visto come un mostro da chi coltiva il disprezzo della legge e non dispone di senso civico. Si dia il caso che quest'ultimo elemento imponga che l'esercizio di qualsiasi diritto, incluso quello di scioperare, non possa ledere il diritto altrui. Quindi, la libertà di sciopero, che è sacrosanta, deve essere salvaguardata e adoperata, tuttavia tale utilizzo non deve in alcun modo recare danno a coloro che hanno il diritto di spostarsi, di muoversi, di circolare, di lavorare, di usufruire di uffici e servizi pubblici, che, da contribuenti, sovvenzionano. E si tratta di milioni e milioni di italiani, la cui quotidianità non può essere compromessa dall'astensione e dal riposo altrui. Peraltro penso che si possa protestare, dunque scioperare, per qualche ora, facendo sì che le proprie istanze vengano anche portate in piazza, ma per quale dannato motivo occorre sospendere ogni attività per una giornata intera? Ecco perché questo sciopero è stato definito «politico» più che sindacale. Sembra che lo scopo perseguito dai sindacati in accordo con il Pd sia quello di sferrare un attacco al governo piuttosto che sottoporre all'attenzione di questo alcune questioni ritenute essenziali.

Ne ho visti di scioperi nella mia lunga carriera. E nessuno ha mai prodotto buoni frutti. Segno che i sindacati sono inefficaci o che almeno inefficace è lo strumento dello sciopero. Esso determina soltanto caos nelle metropoli, disservizi, nervosismo, strade bloccate per i cortei, impiego massiccio di forze di polizia che potrebbero essere più utili altrove, disagi alle famiglie, ai lavoratori, alla gente in generale.

Ha fatto bene il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini a limitare i danni. Egli, facendo ricorso alla precettazione, ha ridotto a 4 ore (dalle ore 9 alle ore 13) lo stop per il settore di sua competenza. E gli italiani gliene sono grati, quantunque i sindacati e la sinistra sostengano che Salvini abbia compiuto un atto gravissimo. È la stessa Costituzione a stabilire che «il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano». E la possibilità di emettere un'ordinanza di precettazione è prevista dalla legge, in quanto il diritto di sciopero deve coniugarsi con i diritti di godimento della persona. Dove sarebbe l'abuso realizzato dal leader della Lega? Egli si è mosso nell'ambito del diritto, tutelando sia il diritto dei lavoratori di protestare scioperando sia il diritto di tutti gli altri cittadini di godere di servizi indispensabili.

Purtroppo ogni volta che quest'uomo chiede il rispetto delle regole, viene tacciato di essere una sorta di dittatore, basti considerare che è stato processato per avere difeso i confini, ossia per avere fatto il suo dovere, il che è stato alquanto bizzarro, se non grottesco. Questo è sintomo dell'insofferenza da parte della sinistra nei confronti della legalità, ossia sintomo della pretesa che tutto quello che fanno i progressisti venga ritenuto giusto e opportuno, pure quando non lo è affatto.

P.S.: faccio notare che mai nessuno sciopero in Italia ha ottenuto lo scopo per cui era stato indetto.

In altre parole, certe proteste non servono a nulla, tantomeno ai lavoratori.

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