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Cgil in piazza: Landini e Schlein inaugurano l'estate rossa della sinistra

Il segretario generale della Cgil lancia la manifestazione di piazza contro il governo e la Schlein si accoda. "Daremo il nostro sostegno". Inizia l'estate barricadera promessa dalla sinistra

Cgil in piazza: Landini e Schlein inaugurano l'estate rossa della sinistra

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"Una ragione di più...". Maurizio Landini come Ornella Vanoni. Peccato che il ritornello non sia altrettanto melodioso e anzi, sia espressamente dissonante. Dopo il confronto di ieri - 20 giugno - con il ministro della Salute Orazio Schillaci, l'unico sindacalista a dirsi insoddisfatto è stato proprio il segretario generale della Cgil. Sul tavolo delle consultazioni c'erano il rinnovo dei contratti, le assunzioni, il Pnrr, la medicina territoriale e il ministro, da parte sua, ha assicurato il proprio impegno anche rispetto alle risorse nella prossima legge di bilancio. Cisl e Uil, presenti alla riunione, hanno parlato di incontro "positivo" e "utile". Landini invece si è dichiarato "molto deluso" e dunque con "una ragione in più per manifestare e scendere in piazza sabato 24 a Roma".

L'estate rossa di Landini e Schlein

La Cgil torna così in piazza "per la difesa e il rafforzamento della sanità pubblica", contro il governo. Quasi a inaugurare idealmente l'estate barricadera promessa dalla sinistra. All'imminente manifestazione indetta dal sindacato rosso, peraltro, ha annunciato la propria presenza anche la leader Pd Elly Schlein. "Andremo per dare il nostro sostegno", ha affermatola deputata di origini luganesi, la quale, proprio in riferimento al tema della sanità, aveva attaccato il governo parlando "trend negativo, dopo anni in cui c'era stato un maggiore finanziamento del fondo sanitario nazionale". Versione chiaramente smentita dal ministro Schillaci, che invece aveva rimarca come non ci sia alcun interesse né volontà di "definanziare" il sistema.

Cgil contro il governo sulla sanità

Landini, intanto, ha suonato la carica in attesa della mobilitazione sindacale di sabato. Il sindacalista ha infatti ribadito la propria "completa contrarietà all'autonomia differenziata", perché - ha sostenuto - "già vediamo i disastri di avere tante sanità regionali". In riferimento all'incontro con Schillaci, poi, ha osservato: "L'unico risultato è l'annuncio di nuovi tavoli che il governo intende convocare nel mese di luglio. Uno sul problema dei contratti del settore privato che sono scaduti da tempo, e un altro più generale". Ma la Cgil, prima ancora che questi tavoli si svolgano, ha espresso le proprie critiche preventive. Un approccio differente rispetto a quello della Uil, che invece - pur ribadendo le proprie istanze - si è riservata di esprimere "un giudizio finale". A consultazioni concluse.

Sospinti dal vento dell'opposizione al governo, Cgil e Pd torneranno dunque in piazza andando idealmente a braccetto. Tra il sindacato e il partito tornerà a rinfocolarsi una storica corrispondenza di amorosi sensi, con il rischio però di un Pd sempre più schiacciato a sinistra.

Con buona pace dei riformisti che tra i dem assistono (non senza malumori) alla sterzata progressista imposta dal segretario.

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