Chi è

Pier Ferdinando Casini, 53 anni compiuti mercoledì scorso, è il leader e l’ispiratore dell’Udc. Bolognese, è in Parlamento sin dal 1983 (8 legislature), ma emerge come figura di spicco della politica italiana solo dopo la bufera di Mani Pulite che si è abbattuta sulla Democrazia Cristiana. Fonda il Ccd e si avvicina alle posizioni del centrodestra, entrando nel Polo delle libertà. Nel 2001 viene eletto presidente della Camera, mentre nel 2002 dà vita all’Unione democratici di centro. Il rapporto con gli alleati del centrodestra, e in particolare con il numero uno di Forza Italia Silvio Berlusconi, con gli anni diventa sempre più tormentato. In discussione, alcuni punti come la diversa concezione della legge elettorale e soprattutto la leadership della coalizione. Lo strappo decisivo si consuma nel 2007, quando Casini sostiene la candidatura di Lorenzo Cesa alla segreteria del partito con un programma di sganciamento dalla Casa delle libertà. Cesa vince e Giovanardi, filo-berlusconiano, abbandonerà l’Udc.

Alle ultime elezioni l’Udc si è presentato alleandosi con la Rosa Bianca, sotto il simbolo Unione di Centro, e proponendosi come unica alternativa a Pd e Pdl: ha portato in Parlamento 34 deputati e 3 senatori (eletti in Sicilia).

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