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"Chi imbrattò il Senato vada volontario in Emilia". La proposta di La Russa

Il presidente del Senato lancia la provocazione agli eco-vandali di "Ultima generazione"

"Chi imbrattò il Senato vada volontario in Emilia". La proposta di La Russa

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“Mi ero detto non contrario ad incontrare i ragazzi che sono imputati per avere imbrattato la facciata di Palazzo Madama ma poi la richiesta non ha avuto seguito. E allora faccio una proposta: vadano per almeno una settimana da volontari in Emilia-Romagna e certifichino il loro attivo operare per spalare il fango e aiutare a eliminare i danni dell'alluvione”: questa la proposta di Ignazio La Russa agli attivisti che lo scorso 2 gennaio imbrattarono il Senato con della vernice lavabile arancione. I tre eco-vandali di Ultima generazione – due ragazzi e una ragazza – devono rispondere dell’accusa di danneggiamento aggravato, il procedimento è iniziato sette giorni fa con il ministero della Cultura e la presidenza del Senato parte civile.

La proposta di La Russa

Interpellato dall’Ansa, La Russa è tornato sull’episodio e ha invitato i tre giovani a portare aiuto alle popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. Il bilancio è tragico: 14 morti e 15 mila sfollati. Il gesto del presidente del Senato è assolutamente distensivo: “Sarà mia cura provare a convincere il Senato a ritirare la costituzione di parte civile nei loro confronti avendo dato prova di volere concretamente fare qualcosa per l'ambiente”.

Volontari in Emilia-Romagna

La proposta di La Russa è stata condivisa da molti italiani in rete, sulla stessa lunghezza d’onda anche Enrico Mentana: “Che occasione avevano i militanti di Ultima Generazione e di Extinction Rebellion, che lezione avrebbero dato se avessero fatto come gli Angeli del fango che quasi sessant'anni fa, senza social né uffici stampa, si ritrovarono in poche ore a Firenze, venendo da tutta Italia, per dare una mano a spalare fango, a aiutare chi ne aveva bisogno, a salvare mille opere d'arte e oggetti e libri di inestimabile valore subito dopo l'alluvione del 1966. Dài ragazzi che siete ancora in tempo, meno tangenziali occupate, meno monumenti imbrattati, meno comparsate tv e più sana, ma faticosa, militanza”.

La replica degli ambientalisti

Le parole di La Russa non sono passate inosservate. Intervistata dall’Adnkronos, l’attivista Maria Letizia Ruello ha affermato che Ultima generazione è già in Emilia-Romagna a spalare il fango: “Siamo tra le persone che stanno prestando soccorso. Comuni cittadini senza bandiere, non stiamo cercando visibilità”. L’apertura di La Russa? Un “ricatto vigliacco” secondo l’ambientalista:“Chiamarci ragazzi, inoltre, è puro paternalismo: io ho 63 anni. La Russa ci dice: fate i bravi e vi toglierò la punizione. Ultima generazione è già in Emilia-Romagna ma non la vedete. Mio figlio si trova lì, a spalare. È uno dei tanti. Noi siamo una piccolissima avanguardia. Se 20 persone si siedono sull'asfalto del Gra per bloccare il traffico, ve ne accorgete.

Se 20 persone vanno a spalare non ve ne accorgete”.

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