MilanoUn prestito di 270mila euro impossibile da restituire e il tranquillo autotrasportatore diventa un assassino. Lunedì va a prendere un Crodino al creditore, nonché suo vecchio amico, fa scivolare pochi granelli di cianuro nella bevanda e poi gliela porge. La vittima, un farmacista di 65 anni, cade fulminata a terra. Subito sospettato, giovedì notte, dopo un interrogatorio fiume, luomo crolla e confessa. Rivelando anche di aver chiesto il veleno proprio alla vittima: «Gli ho detto che mi serviva per ammazzare i topi».
Gianfranco Bona, 50 anni, sposato con due figli, ha una piccola ditta con dieci dipendenti per consegnare medicinali dai grossisti alle farmacie. Qualche tempo fa tenta di ampliarsi ma gli affari vanno male. Per questo chiede aiuto al suo vecchio amico Luigi Fontana, titolare della farmacia Barocco in via delle Forze Armate 212, periferia ovest di Milano. Tra i due inizia un giro di prestiti restituiti e poi nuovamente chiesti. Soldi che vanno e vengono per almeno cinque anni fino a quando il saldo si ferma a 270mila euro che Bona non riesce a onorare.
«Volevo farla finita, così ai primi di marzo ho chiesto a Fontana di procurarmi del cianuro. Gli ho detto che mi serviva per i topi». Gira per un mese con il veleno in tasca, fino a quando lunedì passa in farmacia. Fontana propone di bere qualcosa, Bona va a prendere le consumazione al bar: un caffè per lui e una terza persona più il «Crodino» per Fontana. Nel tragitto, versa il cianuro. Appena finito di bere, Fontana cade a terra.
Il farmacista finisce allospedale in condizioni disperate.
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