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Il commissario già al lavoro sui tagli alla spesa pubblica Ma Monti grazia il Quirinale

La bozza del decreto sulla spending review: Corte Costituzionale, Parlamento e Quirinale saranno esclusi dai tagli. Il Quirinale costa il doppio dell'Eliseo

Il commissario già al lavoro sui tagli alla spesa pubblica Ma Monti grazia il Quirinale

Il commissario per la spending review, Enrico Bondi, è già al lavoro e ha incontrato questa mattina il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda. Al momento sul tavolo c'è solo una bozza del decreto legga sulla revisione della spesa pubblica, ma cominciano a delinarsi quantomeno le linee chiave del provvedimento.

Innanzitutto sul ruolo di Enrico Bondi, "il commissario svolgerà funzioni di supervisione, monitoraggio e coordinamento dell’attività di approvvigionamento di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni", si legge nella bozza, nella quale poi si aggiunge che il commissario "ha il potere di chiedere informazioni e documenti alle singole amministrazioni, nonchè di disporre che vengano svolte ispezioni a cura del l’Ispettorato per la funzione pubblica e del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato".

Per quanto riguarda poi i provvedimenti, quello che è sicuro è che non colpiranno né la presidenza della Repubblica né la Corte costituzionale né il Parlamento, perché si tratta di organi che hanno una autonomia, che si estende anche agli aspetti economici, riconosciuta a livello costituzionale.

Il governo Monti è sceso in campo anche on line per la spending review. Sul suo sito, infatti, l’esecutivo invita i cittadini a segnalare sprechi e possibili tagli. Basta cliccare nell’apposita sezione "Esprimi la tua opinione" e compilare un modulo indicando tutti i dettagli richiesti.

I ministeri dovranno presentare la loro relazione sui tagli di spesa entro il 31 maggio di quest’anno. Mentre il commissario straordinario dovrà presentare entro 15 giorni dalla nomina "un cronoprogramma al consiglio dei ministri, che ne verifica l’attuazione sulla base di relazioni mensili del commissario". Ecco nel dettaglio i punti della bozza del dl.

ENERGIA

Le amministrazioni pubbliche "entro 24 mesi" adottano misure "finalizzate al contenimento dei consumi di energia"

SPESE DI RAPPRESENTANZA

Eliminazione di spese di rappresentanza e spese per convegni, ridimensionamento delle strutture dirigenziali esistenti, riduzione anche mediante accorpamento degli enti strumentali e vigilati e delle società pubbliche. Sono alcune delle 11 attività di revisione della spesa contenute nella direttiva firmata dal presidente del Consiglio Mario Monti e dal ministro Piero Giarda per raggiungere, con la spending review, 4,2 miliardi di risparmi nel 2012.

IMMOBILI PUBBLICI

Gli immobili di proprietà pubblica che eccedono i fabbisogni delle amministrazioni andranno restituiti all’Agenzia del Demanio. Le amministrazioni dovranno fare una ricognizione degli immobili in uso e ridurre la spesa per le locazioni assicurando il controllo di gestione dei contratti. Andrà anche verificata la superficie usata dagli uffici in rapporto al numero degli occupanti.

SENTENZE DI PRIMO GRADO

Le amministrazioni pubbliche impugneranno le sentenze di primo grado che riconoscono miglioramenti economici ai dipendenti pubblici "onde evitare che le stesse passino in giudicato".

E poi si punta al ridimensionamento delle strutture dirigenziali esistenti; alla razionalizzazione delle attività e dei servizi offerti sul territorio e all’estero, riducendo costi e razionalizzando la distribuzione del personale; alla riduzione, anche mediante accorpamenti, degli enti strumentali e vigilati e delle società pubbliche e alla riduzione in termini monetari della spesa per l’acquisto di beni e servizi anche mediante l’individuazione di responsabili unici.

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