E ora, da parte della Sinistra, è tutto un versare di lacrime. Lacrime di coccodrillo. Anche da chi, come la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli (Pd), è stata la presidente della Fededertessili. E quindi «non poteva non sapere». E che dire delgovernatore della Toscana, Enrico Rossi?«Venga Alfano e venga a verificare la situazione. Chiedo al ministro degli Interni di venire a Prato e di starci qualche giorno per vedere come stanno le cose. Noi non deroghiamo sulle politiche della legalità. Ma 1.500 permessi di soggiorno rilasciati senza avere neanche una mappatura di quanti sono i cinesi qui significa che c'è qualcosa che non torna». Alle lamentele postume di Rossi, e al monito di Napolitano («Insostenibile lo sfuttamento nell'area di Prato») si aggiunge anche la Cgil per voce di Emilio Miceli, segretario generale della Filctem-Cgil: «Nessuno può affermare di non sapere cosa succede a Prato.
Prato è probabilmente la più grande concentrazione di lavoro nero, ai limite della brutalità e della schiavitù, che esiste in Europa. Chi dovrebbe vigilare non lo ha mai fatto, chi sapeva non ha mai parlato. Difficile accettare lacrime di coccodrillo». Comprese quelle della Cgil.La commozione postuma della solita sinistra
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