Comunicato del Cdr

Il nostro giornale è in edicola anche oggi malgrado la giornata di sciopero indetta dalla Fnsi dopo l'ennesima barriera issata dalla Fieg che continua a rifiutare l'apertura del tavolo delle trattative per il rinnovo contrattuale. Una parte dei redattori aderisce allo sciopero. La maggior parte della redazione romana attua invece lo sciopero della firma e annuncia l'istituzione di un fondo di solidarietà al quale sarà devoluta parte della giornata lavorativa.
Il cdr de Il Giornale intende comunque stigmatizzare l'atteggiamento della Fieg e sottolineare come il rifiuto degli editori all'invito del governo di sedere ad un tavolo comune con i giornalisti per riformare la legge sull'editoria sia oltraggioso.
Auspichiamo, a questo punto, che il governo blocchi l'erogazione dei fondi, previsti dalla legge sull'editoria, a tutti gli editori che, con spregio, rifiutano il dialogo, tenendo senza contratto da quasi 700 giorni tutti i giornalisti. L'atteggiamento della Fieg dimostra l'incapacità nel gestire l'evoluzione del settore editoriale e le nuove dinamiche del lavoro. Non si può pretendere flessibilità e poi trincerarsi in un atteggiamento oscurantista, di non dialogo e di ottusa gestione delle relazioni sindacali. È una mancanza di rispetto verso i giornalisti, ma soprattutto verso i lettori.

Quando i vertici della Fieg dicono «sì a un tavolo per la revisione della legge per l'editoria, ma la questione dei giornalisti va trattata separatamente» dimostrano di non sapere affrontare le nuove sfide per il futuro dell’informazione.

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