Condannato Mulè, Marina Berlusconi: "Libertà di stampa non sia chiusa in prigione"

Il presidente di Mondadori commenta la condanna per il direttore di Panorama e il giornalista Marcenaro. Il sottosegretario: "No al carcere"

Condannato Mulè, Marina Berlusconi: "Libertà di stampa non sia chiusa in prigione"

"La libertà di stampa non può essere chiusa in una prigione. La critica, anche la più dura, a patto che non scada nell’insulto o nella menzogna, è il sale del confronto democratico, al quale nessuno può pensare di sottrarsi". A dirlo, commentando la condanna a otto mesi di reclusione per il direttore di Panorama e un anno per il giornalista Andrea Marcenaro, è Marina Berlusconi.

Secondo la presidente di Mondadori, "Panorama ha ancora una volta soltanto fatto, e bene, il proprio mestiere. Anche di fronte ad una sentenza che lascia senza parole, continuerà come sempre ad esercitare la sua funzione di attento, acuto, e profondamente libero protagonista della vita del Paese. Al direttore Giorgio Mulè, agli altri colleghi condannati e all’intera redazione, tutta la solidarietà e la stima che si sono conquistati con il loro lavoro".

Sulla diffamazione "si può pensare a pene non

detentive, a serie misure interdittive, a pene pecuniarie che possono essere piu deterrenti rispetto alla pena detentiva che talvolta può apparire spropositata", ha detto il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica