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"Convinti del sostegno alla difesa dell'Ucraina. Ma il nostro obiettivo è arrivare alla pace"

Intervista al sottosegretario alla Difesa Matteo Perego: "Servono nuovi investimenti puntando sulla forza della nostra industria. Sull'invio di armi il governo è compatto. E anche gran parte dell'opposizione"

"Convinti del sostegno alla difesa dell'Ucraina. Ma il nostro obiettivo è arrivare alla pace"

Il sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago, esponente di Forza Italia, a tutto campo sulle armi da inviare in Ucraina e sugli scenari futuri.

Impegno confermato sulle armi. C`è soddisfazione?
«Molta ovviamente, l`Italia continuerà a fare la sua parte con la prerogativa di costruire un percorso di pace, il governo sta facendo tutti gli sforzi possibili per sedersi a un negoziato di pace».

Le opposizioni, tranne i 5Stelle, i Verdi e la Sinistra, hanno supportato la decisione dell`esecutivo.
«Esatto, il governo eletto dagli Italiani è compatto e buona parte dell`opposizione ha supportato la decisione dell`esecutivo, che tra l`altro mi pare sia la linea già segnata dal governo Draghi. Quella di supportare uno Stato aggredito brutalmente».

Il ministro Tajani ha aperto all`invio di ulteriori armamenti.
«Il ministro degli Esteri ha affermato che l`Italia è pronta a inviare altro materiale e armi in Ucraina con l`obiettivo di arrivare a una pace giusta che riconosca l`indipendenza di Kiev. Forza Italia è coesa e convinta che non ci sono altre opzioni possibili dall`aiutare l`Ucraina per arrivare a una pace. Tajani ha anche affermato che stiamo discutendo con i francesi per i sistemi di difesa aerea, l`invio del SAMP/T che permetterebbe una capacità spinta contro gli attacchi dal cielo, un salto di qualità per la difesa aerea Ucraina grazie a sistemi nati da un progetto italo-francese».

La risoluzione del conflitto appare lontana...
«Sì, ogni giorno sembra sempre più lontana, ma deve essere l`obiettivo da raggiungere a tutti i costi per evitare i coinvolgimenti di civili e infrastrutture critiche già troppo colpite. Europa e Nato devono continuare a lavorare con i Paesi alleati per far sì che questo atroce conflitto finisca il prima possibile, e questo deve essere fatto con grandissimo impegno».

Si dice ci sia un problema di scorte. Come intendete agire?
«Il problema di scorte c`è nel momento in cui viene usato materiale o donato a terzi, sostenendo l`Ucraina è naturale che l`Italia si sia privata e si privi di armamenti. Bisogna investire nella Difesa, come tra l`altro ci chiede la NATO, intensificare gli investimenti nel settore con il coinvolgimento dell`efficace Industria Nazionale.

Investire nella Difesa comune a livello europeo è fondamentale per agire rapidamente e con fermezza al verificarsi di una crisi, bisogna investire di più e meglio nelle capacità e nelle tecnologie innovative, colmare le lacune strategiche multi dominio, ridurre le dipendenze tecnologiche e condividere la possibilità di rifornimento e integrazione con stati alleati nell`Unione».

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