Ddl anticorruzione, il Senato vota la fiducia al governo

Il senato dà la fiducia al maxiemendamento. Ora il voto sul comma 84. Patroni Griffi: "Testo perfettibile"

Ddl anticorruzione, il Senato vota la fiducia al governo

Il ddl anticorruzione potrebbe presto essere approvato. Oggi è iniziata la discussione generale in aula al Senato e il governo ha posto la questione di fiducia, accordata in serata dal Senato, con 228 voti a favore, 33 contrari e due astenuti. Ora si dovrà votare il comma 84 del provvedimento che contiene la clausola di invarianza della spesa. La Conferenza dei capigruppo deve ora definire i tempi per l’approvazione oggi del maxiemendamento che ingloba l’intero provvedimento.

"Questo è sicuramente un testo perfettibile, ce ne rendiamo conto" ha detto il ministro per la Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi, "Ma abbiamo ritenuto di attribuire prevalenza all’esigenza di concludere l’iter di questo ddl. Cercheremo nella fase attuativa di tenere in considerazione alcuni degli emendamenti proposti, come quelli evidenziati dal senatore Pastore. È sicuro che la corruzione alteri profondamente il sistema economico e che alteri i meccanismi della concorrenza del mercato, con costi impropri per le imprese. Ma ci sono anche ricadute sul piano etico e sociale. La corruzione mina in radice il principio di uguaglianza, se questa vuole dire pari opportunità di tutti i cittadini nel realizzare le proprie aspirazioni".

Paola Severino, poi, replica alle accuse di non volere il ddl perché "amici degli amici dei corrotti": "Siamo un governo di persone oneste", sostiene il Guardasigilli, "Oggi sembra che questo provvedimento sia carta straccia e che si siano persi mesi. Non è vero che non abbiamo costruito nulla e fare i grilli parlanti è uno sport molto diffuso. Anche io appartenevo a questa categoria, bisogna passare qui dentro per capire la fatica che c’è dietro ad ogni provvedimento. Uno degli scopi principali era mantenere l’equilibrio delle pene: non ci deve essere un eccesso (né in basso, né in alto) delle pene". Il ministro ha assicurato che dopo l'approvazione del ddl il governo interverrà anche sulla materia della incandidabilità dei condannati. "L’importante è che per la prima volta nella storia italiana si affronta il problema della corruzione con tempestività", ha detto la Severino, che ha ringraziato il Parlamento di aver agevolato l'iter del ddl "contrariamente a quando, all’epoca di Mani Pulite la politica cercò di frenare" l’azione della magistratura.

Il premier Mario Monti si è fatto sentire sul

tema della corruzione, sottolineando quanto tenga alla legge: "In un recente colloquio con l'emiro del Qatar - ha detto - mi sono sentito dire che il fattore che ha impedito investimenti in Italia è stata la corruzione".

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