Guerra in Ucraina

Crosetto: "Speravo Mosca alleata dell'Occidente, avevo torto"

Il ministro della Difesa risponde alle critiche arrivate dal Cremlino: "Speravo potesse diventare alleata dell'Occidente, avevo torto io"

Crosetto: "Speravo Mosca alleata dell'Occidente, avevo torto"

La posizione filo atlantica del governo centrodestra è ragionata: sostegno, anche militare, alla resistenza ucraina, contrapposizione netta all’invasore russo e ricerca costante di un tavolo di pace alternativo alla "resa incondizionata" di Kiev. Nelle ultime ore stiamo assistendo ad uno scontro, più che altro verbale, tra il numero due di Mosca, Dimitri Medvedev, e il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto. Le risposte di Crosetto, più che legittime, agli insulti di Medvedev sono l’ennesima riprova della linea in politica estera del governo di centro destra. In matttinata un tweet di Guido Crosetto chiarisce la posizione del titolare della Difesa.

La stoccata di Crosetto

Guido Crosetto ha affidato a Twitter la netta risposta alla propaganda del Cremlino. Destinatario indiretto: Dimitri Medvedev. “Non ho mai avuto alcun pregiudizio contro la Russia”, esordisce il ministro della Difesa, fortemente voluto da Giorgia Meloni, e aggiunge: "Anzi, ero stato anche critico su alcuni approcci Nato che reputavo ingiustificati”. Parole che sembrano preannunciare un dialogo costruttivo con la Russia. Tutt’altro: poche righe più avanti arriva la critica più pesante: “Speravo potesse diventare alleata dell’Occidente. Avevo torto io”. Il motivo del rimprovero è presto detto: “Perché poi ha deciso di provare ad annettere un’altra nazione”. L’illusione di una Russia moderna alleata con il fronte Occidentale, dal 24 febbraio scorso, è diventato un miraggio.

Lo scontro verbale con Medvedev

Il tweet di Guido Crosetto rientra in un contesto di tensione verbale tra l’Italia e la Russia. I protagonisti di questo scontro sono Dimitri Medvedev e lo stesso ministro della Difesa italiano. Dopo aver respinto al mittente gli insulti del Cremlino e di Medvedev, che lo aveva definito un raro sciocco”, Crosetto affida sempre a Twitter un commento al veleno.“Se è sciocco aiutare una nazione aggredita a difendere la sua esigenza – scrive il ministro della Difesa – lo sono. Lo avrei fatto anche a parti invertite”. Al numero due del Cremlino poi rivolge un invito provocatorio:Pensi a mettere fine alla guerra”. In una nota, la risposta di Crosetto non si è fatta attendere:“Se i russi non cercassero una vittoria totale, ma solo la fine delle ostilità e il ripristino della legalità internazionale, che sono l’unico obiettivo del Governo italiano e della mia azione di governo, basterebbe che mettessero fine alle ostilità e si sedessero al tavolo della pace”.

Il ministro tiene il punto sull’invio delle armi alla resistenza ucraina e lancia una stoccata a Medvedev: “Probabilmente ha ragione Medvedev, noto per la sua saggezza e la sua obiettività, nel definirmi uno sciocco raro.

Ha ragione perché nonostante ciò che lui o l’Ambasciatore russo in Italia possono cercare di fare, io mi ostino a pensare che sia giusto aiutare una nazione aggredita senza alcuna ragione e alcun motivo, come l’Ucraina”.

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