Ddl Sicurezza, stretta sulla cannabis light: cosa cambia

Stop alla distinzione tra sostanza light e non light. Ritirata la proposta della Lega per vietare l’immagine della pianta di canapa per fini pubblicitari

Ddl Sicurezza, stretta sulla cannabis light: cosa cambia
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Stretta sulla cannabis all’interno del ddl Sicurezza. I lavori sono andati avanti tutta la notte nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera e si procede ad oltranza. Una delle principali novità riguarda le sostanze stupefacenti: tra le proposte di modifica approvate c’è quella che equipara la cannabis light a quella non light. Stop, invece, alla proposta della Lega di Matteo Salvini per vietare l'immagine della pianta di canapa per fini pubblicitari.

La legge attualmente in vigore, risalente al 2016, consente la coltivazione della canapa a uso industriale ma solo con una quantità di Tc inferiore allo 0,2 per cento. Con la stretta sancita nella notte è stato stabilito il divieto di vendita di qualunque prodotto derivato dalla canapa. In altri termini, stop al commercio della sostanza ma anche alla lavorazione ed esportazione di foglie, infiorescenze, resine, oli e tutto ciò che contiene sostanze tratte dalla pianta.

Una stretta stigmatizzata dalla sinistra, che però non cita i dati sui danni che il consumo regolare di cannabis produce su lungo periodo. La protesta più veemente è quella di Riccardo Magi di +Europa, in prima linea per la liberalizzazione delle droghe, tanto da investirci intere campagne elettorali: “Il governo Meloni ha appena ucciso il settore della cannabis light nel nostro Paese: nella seduta fiume di questa notte in commissione alla Camera è stato infatti approvato l'emendamento al ddl sicurezza che equipara la cannabis light a quella con thc. Il governo Meloni, in preda alla furia ideologica, cancella una filiera tutta italiana, 11mila posti di lavoro. E pensano anche di aver fatto la lotta alla droga”. Come anticipato, nessun riferimento ai danni sul corpo umano certificati da numerosi studi.

Per quanto concerne il ddl sicurezza, nella notte è arrivata anche l’approvazione

dell’emendamento che introduce le bodycam per le forze di polizia, “uno straordinario risultato dalla portata storica a beneficio degli operatori di sicurezza del nostro Paese” secondo il sottosegretario all’interno Nicola Molteni.

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