Roma - L'attacco sferrato da Repubblica al quoziente Ncd del governo è di sapore quasi renziano. Giovedì l'intervista all'ex prefetto Procaccini, che sul caso Shalabayeva ha tirato in ballo pesantemente il vicepremier, Angelino Alfano. Ieri, poi, una nuova puntata dell'offensiva contro Nunzia De Girolamo.
Al centro della vicenda, sempre le intercettazioni «rubate» nell'estate del 2012 al ministro delle Politiche agricole - all'epoca ancora deputato del Pdl - dall'ex dirigente della Asl di Benevento Felice Pisapia, ora indagato per truffa. Registrazioni illegali, fatte a casa del padre della De Girolamo (che non è indagata), nelle quali la futura ministra, in modo piuttosto colorito, esprimeva giudizi e indicazioni sull'Asl del suo territorio di elezione e sull'ospedale Fatebenefratelli. Registrazioni regolarmente finite nei giorni scorsi in edicola. Ora Repubblica rinfocola il caso, citando i contenuti di un verbale di un anno fa. Due pagine «cariche di accuse», riferite a gennaio 2013 al pm beneventano Giovanni Tartaglia Polcini da un altro dirigente della stessa Asl, Arnaldo Falato. L'uomo ha raccontato al magistrato che il direttore generale della Asl, Michele Rossi («Inviato al vertice della Asl dall'allora deputata», ricorda Repubblica), gli avrebbe detto che sul suo nome, e su quello di altri due dirigenti, «non c'era nessun gradimento politico perché eravamo la vecchia guardia Udeur». Sempre Rossi, continua Falato, avrebbe poi accennato alla sua intenzione di «favorire le imprese vicine al Popolo della libertà».
Ma paradossalmente, al momento, l'unica questione che riguarda la ministra e potrebbe sbarcare in tribunale è una conseguenza solo indiretta della vicenda: la querelle via sms con l'ex Guardasigilli Clemente Mastella, che s'era lamentato del diverso trattamento che stampa e pm avrebbero riservato a lui e a sua moglie (che finì ai domiciliari) rispetto alla ministra beneventana. La De Girolamo ha scritto un sms di fuoco a Mastella («Sei una m...») paventando querele. Che a sua volta annuncia l'ex leader Udeur. Anche il Fatto Quotidiano segue Repubblica sull'affaire Asl. Puntando su presunte irregolarità nel passaggio di gestione del bar dell'ospedale beneventano Fatebenefratelli, oggetto di un generico «invito» all'ispezione da parte della De Girolamo (captato sempre nelle registrazioni rubate) e poi assegnato a uno zio della ministra (fratello del precedente gestore). La De Girolamo, però, si dice «due volte serena» a proposito dell'inchiesta «nella quale io non ci sono».
Serena «perché non ho fatto nulla di irregolare o di illecito e perché c'è la magistratura che indaga», spiega, aggiungendo di sentirsi «tutelata» dagli inquirenti piuttosto che «da un rincorrersi di dichiarazioni e controdichiarazioni utili solo per animare maliziose e diffamatorie ricostruzioni giornalistiche». E infine, un no comment velenoso sul sms a Mastella: «Non rispondo a chi usa questa vicenda per fare sciacallaggio e stare sulla ribalta in vista delle elezioni».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.