Tasse, guerre, sicurezze. È un Matteo Salvini a 360 gradi quello che interviene a "Dritto e Rovescio", intervistato da Paolo Del Debbio. A dieci giorni dal tradizionale appuntamento di Pontida e, oramai, alle porte di un autunno che porterà il governo Meloni a licenziare la sua quarta legge di bilancio da quando si è insediato a Palazzo Chigi tre anni fa, il leader della Lega indica quali dovrebbero essere alcune delle priorità che verranno fissate dall'esecutivo nazionale. Innanzitutto arriva un sì all'ipotesi di "detassare la tredicesima" e una conferma dell'intezione di "togliere le tasse sui premi che tanti datori di lavoro danno ai loro dipendenti quindi far avere netto in busta: se ti danno mille te ne arrivano mille, non ti danno mille e ti arriva 500".
Poi c'è la questione delle cartelle esattoriali e i pignoramenti: "Ci sono quasi 20 milioni di italiani, quindi uno su tre. La soluzione che voglio portare in legge di bilancio, quindi quest'anno, non tra tre anni, è la rottamazione nell'arco di dieci anni di tutte le cartelle esattoriali, togliendo le sanzioni e gli interessi - ha sottolineato il vicepresidente del Consiglio -. Secondo me, ed è quello che voglio fare, restituire ossigeno e speranza a questi 20 milioni di italiani, mi dai quello che mi devi, in rate di dieci anni, ti tolgo le sanzioni e gli interessi, lo Stato incassa e questi italiani tornano a sorridere, a lavorare, a pagare, a fatturare".
Salvini: "Contributo delle banche non è esproprio"
Salvini non esclude inoltre un contributo "da parte di chi ha guadagnato 46,5 miliardi di euro", tra cui le banche, che "saranno ben contente di contribuire, dando un contributo che finirà a famiglie e imprese". Il conduttore della trasmissione di Rete4 gli chiede se pensa che il governo ce la possa fare e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti risponde: "Sì, è giusto non è un esproprio sovietico, un'imposizione. È legalmente possibile, politicamente può essere discutibile, ma penso ai tanti italiani stanno tirando la cinghia, agli imprenditori ai pensionati a cui lo Stato chiede sacrifici". Anche perché, per gli istituti di credito, "spesso una parte del guadagno è garantita dallo Stato, ma soprattutto il guadagno arriva in buona parte anche dal fatto che a chi ha i soldi sul conto la banca dà lo zero virgola, chi va in banca a chiedere un fido, un prestito o un mutuo la banca ti chiede il 4, il 5 il 6".
"Vigliacche le reazioni social contro Charlie Kirk"
Si passa in seguito ai temi internazionali e diventa inevitabile commentare la recentissima spietata uccisione di Charlie Kirk, figura di spicco del mondo conservatore americano: "Mi hanno profondamente impressionato le immagini di ieri di quel ragazzo di 31 anni, padre di due bambini, che stava parlando a una marea di studenti all'università dello Utah, a cui hanno sparato, perché era conservatore, cristiano e vicino a Trump - ha affermato Salvini -. Quello che mi ha fatto inorridire, al di là del vile attentore, è stata la reazione ancora più vigliacca sui social di oggi, che qualcuno quasi esultava, dicendo 'uno di meno, tanto era uno di destra, un conservatore, un cristiano'".
Nessun soldato italiano verrà mandato in Ucraina
Riguardo alla guerra in Ucraina "bisogna essere cauti ed è chiaro che bisogna fare di tutto perché i conflitti si chiudano. Quello di cui sono convinto è che questo governo e la Lega in primis non permetterà mai l'invio di un solo soldato italiano, l'invio di uno solo dei nostri figli e dei nostri nipoti a combattere, a morire in Russia o in Ucraina - ribadisce Salvini -. I confini europei vanno protetti a est come a sud, con il dubbio che qualcuno veda nelle armi e negli eserciti il futuro business come l'ha visto nel Covid negli anni passati. Bisogna fare di tutto per far finire un conflitto maledetto che sta andando avanti da tre anni e mezzo". Sempre in questo contesto Salvini rimarca che "si sono inventati una mia polemica questa estate con Macron per un'intervista a Rete4. Mi chiedevano un commento sul fatto che 'Macron parla di guerre e di mandare i soldati in Russia'. Io ho detto: 'No, se vuole ci va lui in Russia, noi no'".
"Assumere militari per proteggere gli italiani"
"Il mio problema sono i carrarmati russi, ma quelli che trovo in giro per Milano, Roma e Torino col coltello facile che scippano, rubano e stuprano", desidera sottolineare inoltre Salvini a proposito della sicurezza. "Se devo assumere dei militari, se devo pagare dei carabinieri, non spendo miliardi degli italiani per mandare elicotteri o carrarmati dall'altra parte del mondo, li spendo per mandare i militari nelle nostre stazioni e sui nostri treni perché ne ho le scatole piene di gente che ritiene che l'Italia sia casa sua e faccia i suoi porci comodi".
Secondo il segretario della Lega "non si può andare in giro con il coltello a 14 anni, non puoi avere paura a mandare in giro tua figlia non solo nelle grandi città con baby gang, maranza, seconde generazioni. Se devo assumere dei militari li assumo per proteggere gli italiani non per andare a fare altre guerre in giro per il mondo".