"Diamo i soldi del Pnrr a Toninelli". L'incredibile gaffe di Grillo

Il comico genovese pubblica sul proprio blog un intervento di un professore universitario su Toninelli, ma vista l'inchiesta che lo ha appena coinvolto sul traffico di influenze, forse era meglio risparmiarsi in certe provocazioni

"Diamo i soldi del Pnrr a Toninelli". L'incredibile gaffe di Grillo
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"Non riusciamo a spendere i soldi del Pnrr? Ho una proposta: diamoli a Toninelli!". Vista così, bisognerebbe chiamare quasi la neuro per portare via l'autore di questa bizzarra e folle idea se fosse serio in quello che afferma. Ma alla fine si tratta infatti "solo" del titolo di un post apparso poche ore fa sul blog di Beppe Grillo a firma di Ferdinando Boero, ricercatore e professore ordinario di Zoologia e Antropologia presso l'Università di Napoli Federico II. Il senso del suo articolo è affascinante: siccome la velocità della ricostruzione del ponte Morandi è da addebitare tutta all'ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nel governo Conte 1, allora perché non affidare direttamente tutti i fondi del Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza a lui? Un discorso che ha diverse pieghe. Tuttavia l'elemento sicuramente più grave di questo post non è tanto l'assurda provocazione partorita da questo docente universitario, ma quanto la gaffe da parte di Grillo, che sceglie di pubblicare un pezzo in cui si tirano in ballo soldi da dare a Danilo Toninelli.

La ricostruzione del ponte di Genova sarebbe tutta di Toninelli

Secondo il professor Boero, Toninelli ha avuto il merito di affidare la responsabilità della ricostruzione del ponte Morandi "al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e al sindaco di Genova, Marco Bucci" nonostante non fossero del Movimento 5 Stelle ma "su tutt'altra sponda". Invece nessuno ha mai riconosciuto il valore del grillino in quanto "la reputazione di Toninelli, l'unico che sia riuscito in un'impresa del genere - tanto che per un po' si è parlato del Metodo Genova - è rovinata da quel nome di traforo". Il riferimento è al fatto che l'ex senatore cremonese avesse dato per completato nel 2018 il "tunnel del Brennero", confondendolo invece con il valico. Resta comunque incontrovertibile il fatto che a svolgere lavoro eccezionale sulla ricostruzione del ponte crollato il 14 agosto di cinque anni fa sia stato soprattutto il sindaco Bucci che, nomina a ottobre 2018 come Commissario straordinario per la ricostruzione del ponte autostradale sul Polcevera, è riuscito a portare a termine l'operazione con l'inaugurazione del nuovo viadotto Genova San Giorgio già il 3 agosto 2020. Ma il punto dirimente resta il seguente: ha senso parlare di dare dei soldi a Toninelli poche settimane dopo la notizia dell'iscrizione di Beppe Grillo e Vincenzo Onorato, patron del gruppo Moby, nel registro degli indagati per traffico di influenze?

Che cosa dice la Procura di Milano

Già, perché proprio nelle carte di quell'inchiesta è emerso che la presunta illecita mediazione sarebbe stata finalizzata a orientare l'azione pubblica anche dell’allora ministro dei Trasporti. La Procura di Milano scrisse che "Grillo Giuseppe, sfruttando relazioni esistenti con parlamentari eletti per il Movimento 5 Stelle nominati ministri del governo in carica all'epoca dei fatti, si faceva dare e promettere indebitamente da Onorato Vincenzo denaro e altra utilità". In concreto, 240mila euro nel 2018, mascherati da contratti con il blog, oltre all'organizzazione del comizio di Grillo a Torre del Greco il 12 febbraio 2018.

Tra gli "obbedienti" agli ordini di Grillo la Procura elenca proprio Danilo Toninelli, che nel 2019 chiese da ministro alla Commissione Europea di limitare gli sgravi fiscali alle compagnie che imbarcano personale nazionale. "Ho convinto Toninelli a occuparsi della questione a Bruxelles", scrisse Grillo all'amico Onorato. Nello stesso anno il senatore lombardo, insieme a Luigi Di Maio hanno oliato il pagamento a Moby dei soldi per i collegamenti con le Tremiti, nonostante la pendenza di un procedimento con l'Antitrust. "Comunque dovrei avere risolto", scrisse il 30 luglio 2019 Toninelli a Grillo, che il giorno dopo trasmise la notizia a Onorato: "Allora paganoooooo". Pochi giorni fa, alla Confessione di Peter Gomez, Toninelli ha dichiarato di non avere "mai ricevuto pressione, richiesta d'intervento da parte di Grillo per favorire Onorato. Anzi…".

Naturalmente il comico genovese si potrà difendere dalle accuse nel processo. Ma almeno l'inopportunità di citare certi personaggi e associargli un certo di provocazioni si potrebbe anche tranquillamente evitare.

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