«Avrebbe scelto l'eutanasia», così ha detto il figlio di Carlo Lizzani accorso in Via dei Gracchi a Roma sabato per il riconoscimento del padre, che si è tolto la vita gettandosi dal balcone del suo appartamento al terzo piano. Il regista, intellettuale e cineasta dal Neorealismo alla commedia, aveva 91 anni. Si è gettato dal balcone di casa a Roma con un gesto che ha ricordato quello di Mario Monicelli nel 2010.
«In un Paese civile ognuno dovrebbe poter scegliere come morire», ha aggiunto il figlio. La sua frase riapre un antico, doloroso dibattito sull'opportunità di poter scegliere come e quando morire e sul ruolo dello Stato in una simile scelta. Qui sotto, pubblichiamo, a riguardo, due posizioni opposte.
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