Ecco un libro che potrebbe cambiare la vita di milioni di persone sovrappeso o semplicemente desiderose di essere più magre. E fare infuriare milioni di dietologi, di pizzaioli, di spaghettivori e di vegani.
Perché si diventa grassi (e come fare per evitarlo) è la bomba lanciata con la complicità dell'editore Sonzogno da uno dei più importanti giornalisti scientifici americani, Gary Taubes, collaboratore del New York Times e vincitore di un mucchio di premi roboanti e presumibilmente danarosi quali il «The Best of the Best American Science Writing». Quest'uomo non teme di ribaltare tutte o quasi tutte le idee correnti in fatto di alimentazione: ha il coraggio di affermare che la dieta mediterranea fa ingrassare, che le carote fanno male, che la frutta fa peggio.
Ma Taubes non si limita a proibire. Consapevole che una dieta per funzionare debba anche essere appagante, consente di mangiare ad libitum, fino a sazietà, moltissimi cibi quali salsicce, salami, lardo... Avete letto bene, lardo: proprio il salume considerato l'archetipo del grasso che uccide. Taubes gli dedica alcune pagine dettagliatissime in cui, citando analisi che si presentano inoppugnabili, piene di dati su acido oleico e acido stearico, grassi monoinsaturi e grassi polinsaturi, colesterolo HDL e colesterolo LDL (non ho capito bene la differenza ma ho capito che la differenza c'è), arriva alla seguente conclusione: «Per quanto possa essere difficile da credere, sostituire i carboidrati della dieta con un uguale quantità di lardo ridurrà il rischio di avere un attacco cardiaco».
Si capisce perché un professore di nutrizione della New York University abbia detto a Taubes che il «tipo di cambiamento che sta perorando potrebbe necessitare di una vita intera per essere accettato». Forse anche due, di vite, pensando a quanto sia radicata, non solo presso i salutisti accaniti, l'idea che il grasso faccia ingrassare e che frutta e verdura siano il non plus ultra per quanto riguarda la salute.
Io stesso, che sono un acceso carnivorista per motivi sia edonistici sia mistici (Gesù mangiava carne e invitava a farlo), davanti a certe affermazioni ho barcollato. Possibile che faccia bene mangiare carne tutti i giorni e tutto il giorno, colazione-pranzo-merenda-cena? Possibile che mele e pere ingrassino? Possibile che perfino i verdi, teneri piselli siano da guardare con sospetto? Possibile, almeno secondo Taubes che ha analizzato nel dettaglio tutti i dati di tutte le ricerche nutrizionistiche in circolazione. Gli ci sono voluti oltre dieci anni ma ne ha ricavato, assicura, abbastanza materiale per «confutare i pregiudizi spacciati per salute pubblica». Sarà scontenta Michelle Obama, l'orticultrice della Casa Bianca. Saranno scontentissimi Guido Barilla e gli azionisti Peroni Riso Scotti Heineken De Cecco Coca-Cola, siccome il nemico numero uno del peso forma pare siano i carboidrati. E cosa sono i carboidrati? «Qualunque cosa fatta con farine raffinate (pane, cereali e pasta), carboidrati liquidi (birra, succhi di frutta e bevande gassate), e amidi (patate, riso e mais)».
Non è una dieta per poveri, la dieta consigliata da Taubes. Se domani tutto il pianeta si convertisse al suo credo, dopodomani dal macellaio la fettina di vitello schizzerebbe a cento euri il chilo. L'Italia, come nazione, avrebbe notevoli danni economici: già adesso dobbiamo importare sia carne che pesce, se Perché si diventa grassi diventasse un best-seller dovremmo importarne il doppio. Io dopo aver letto le bozze sono corso dal macellaio per fare scorta, tre salsiccione fresche, quattro fette di lonza, due belle bistecche di manzo (niente pesce perché abito a Parma dove al massimo si può fare scorta di merluzzo Findus).
Ma con i ritmi suggeriti da Taubes questa provvista proteica mi basta solo fino a stasera.Insomma sono già pentito di avere scritto il presente articolo, metti che scateni una corsa alla cotoletta e al filetto, sono nei guai.
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