DAL DIRE AL FARE

Finalmente passiamo dal dire al fare: il governo che gli italiani hanno votato con una maggioranza schiacciante è adesso chiamato a dare prova di quello che sa fare e vuol fare. Oltre alle misure economiche che lasciano temere lacrime e sangue poiché la situazione è da tempo incancrenita, ciò che in questo momento colpisce di più tutti i fronti della politica sia interna che europea è la questione della sicurezza. Il pacchetto sicurezza sta per cominciare il suo cammino parlamentare e contro il governo italiano si è subito scatenata una campagna di luoghi comuni e di cliché che trovano purtroppo vasta eco anche nel Parlamento e nelle istituzioni europee dove il fronte delle sinistre è affannatissimo per far credere che l’Italia del centrodestra sia spinta da pulsioni xenofobe e da istinti belluini.
Ciò che invece il pacchetto sicurezza cercherà di fornire come risposta alle paure degli italiani sarà una serie di provvedimenti che si possono condensare in un unico principio libero e liberale: può restare in Italia chiunque abbia un lavoro e viva accettando consapevolmente le leggi e le regole di convivenza civile che sono proprie del popolo italiano. Leggi e principi analoghi funzionano e vengono fatti rispettare con la massima energia (senza arrivare alle mitragliatrici africane di Zapatero) in tutti i Paesi europei, a cominciare dalla Francia e dalla Germania. Naturalmente questo è anche il momento in cui l’estrema sinistra italiana e internazionale è scatenata in una campagna di rancore e di disinformazione nei confronti del governo che è uscito dalle libere elezioni dell’aprile scorso.
Qualcosa di simile accadde nel 2001 quando il governo Berlusconi dovette affrontare la cancrena devastante delle violenze no global al G8 di Genova dove un misto di provocazioni accuratamente preparate, di incompetenza e di complotti all’interno di alcuni apparati dello Stato portò al naufragio della immagine del governo stesso e al mesto trionfo di coloro i quali, allora come oggi, volevano dimostrare che un governo liberale in Italia è più o meno un governo fascista. Questa forma di propaganda è tanto più grottesca se si considera che i ministri del governo stesso provengono in larga parte dalla sinistra democratica del Partito socialista, dall’area laica e liberale e da partiti fortemente rappresentativi come la Lega Nord e Alleanza nazionale, che ha rinnegato da tempo immemore le sue antiche radici, cosa che i molti partiti e partitini comunisti italiani si sono ben guardati dal fare.


Comincia dunque una grande battaglia per far prevalere la legalità democratica e per liberare gli stessi immigrati dalla prospettiva di diventare oggetto di violenze causate dalla debolezza delle leggi e di chi le applica.

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