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Disforia di genere, al via la commissione che detterà le nuove linee guida

I ministri Orazio Schillaci ed Eugenia Roccella hanno firmato il decreto che istituisce un tavolo tecnico di approfondimento sul trattamento della disforia di genere

Disforia di genere, al via la commissione che detterà le nuove linee guida

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Il governo ha istituito un tavolo tecnico di approfondimento sul trattamento della disforia di genere.

Il decreto firmato o dai ministri della Salute Orazio Schillaci e della Famiglia Eugenia Roccella prevede che questo tavolo tecnico stabilisca le linee di indirizzo utili a supportare il lavoro dei professionisti che operano in quel settore dal momento dalla diagnosi alle eventuali terapie dei pazienti “perché – si legge nel decreto - giovani con disforia di genere, insieme alle loro famiglie, possano accedere al miglior supporto possibile da parte del Servizio sanitario nazionale”. Il tavolo tecnico, istituito presso l'ufficio di Gabinetto del ministro della Salute, ha lo scopo di effettuare una ricognizione delle modalità di trattamento della disforia in Italia e le evidenze scientifiche a livello internazionale sulla triptorelina, il farmaco che serve a bloccare lo sviluppo puberale dei minori. “Alcuni Stati europei, - si legge ancora - che già da tempo adottavano il predetto farmaco, avendo rilevato importanti criticità, hanno rivisto, del tutto o in parte, i propri protocolli, specie quelli rivolti a minori". A coordinare il tavolo, composto da 29 membri che ne faranno parte a titolo gratuito, sarà Marco Mattei, capo di Gabinetto del ministro della Salute. Tra loro vi sarà anche Assunta Morresi, vice capo di Gabinetto del ministro per la Famiglia. Robert Giovanni Nisticò, presidente dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), audito ieri dalla Commissione Affari sociali della Camera, ha fatto sapere che "alla luce dei dati scientifici che ad oggi rimangono inconcludenti sul rapporto beneficio-rischio per gli adolescenti con disturbo di disforia di genere, l'Aifa rimane vigile e sensibile all'evoluzione del contesto scientifico internazionale e avvierà una discussione e una rivalutazione sull'inclusione della triptorelina nell'elenco dei medicinali istituiti ai sensi della legge 648 del 1996".

Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia in Senato che aveva presentato un’interrogazione sull'uso della triptorelina presso l'ospedale Careggi di Firenze, ha rivelato di aver depositato una nuova interrogazione al ministro della Salute per verificare se tale nosocomio stia continuando a somministrare la triptorelina anche per i nuovi pazienti “senza le adeguate tutele psicoterapeutiche”. "Se tutto ciò venisse confermato sarebbe gravissimo”, attacca Gasparri che chiede, inoltre, se il monitoraggio al Careggi stia effettivamente andando avanti “perché è indispensabile porre rimedio alle inaccettabili violazioni procedurali che si sono verificate a danno di giovani e giovanissimi".

Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, ha espresso grande soddisfazione per la nascita della commissione voluta dai ministri Schillaci e Roccella e ha auspicato che gli esperti possano dare nuove indicazioni scientifiche “respingendo il dannoso e ideologico approccio affermativo e mettendo fine a una enorme sperimentazione di massa sulla pelle di bambini e adolescenti fondata sulla falsa pericolosa idea che si possa nascere nel corpo sbagliato, che sta confondendo l'identità di migliaia di minori".

Un plauso è stato concesso anche al presidente dell’Aifa che annunciato "l'avvio di una rivalutazione sull'inclusione della triptorelina' nell'elenco dei medicinali da poter erogare per indicazioni diverse da quelle autorizzate".

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