La disumana lentezza della Consultail commento 2

di Non è credibile nessuno che stia a pensare alla stessa cosa per nove mesi di seguito. Neppure Pitagora è mai stato nove mesi a pensare al teorema di Pitagora, neppure io ho mai pensato per nove mesi di seguito alle tette di Nicole Minetti. Tanto per capirci, nel tempo in cui la Consulta prende una qualsiasi decisione di fondamentale importanza, Ippolito Nievo ha scritto Memorie di un ottuagenario, un embrione è diventato un bambino e Curiosity è partito dalla terra e è arrivato su Marte, percorrendo trecentosessanta milioni di chilometri, e la Consulta è sempre lì che pensa. D'altra parte avete mai conosciuto un giudice della Consulta? Verrebbe da pensare che i giudici della Consulta non esistano e siano una leggenda metropolitana. Invece la verità è che esistono eccome, e hanno una vita difficilissima, sono uomini come noi, o quasi. Uomini e no, per dirla con Elio Vittorini. Se questo è un uomo, per dirla con Primo Levi.
Anzitutto vivono in un mondo loro, dove le normale leggi fisiche non valgono. Se non avete chiara la relatività di Einstein non potete capire, perché ragionate ancora secondo le leggi della fisica newtoniana. Ma provate a mettervi nei loro panni. Mettetevici con calma, senza fretta, perché per vestirsi uno della Consulta ci mette minimo una settimana, per annodarsi la cravatta due giorni. La moglie lo chiama e gli chiede: «Amore, butto la pasta?» e il giudice della Consulta risponde «Sì, amore, buttala, sto per uscire, tra un mese sono a casa». Ma anche solo per dare questa risposta alla moglie ci mette due giorni. Ci sono cinema fatti apposta per quelli della Consulta, dove i film durano minimo tre settimane, mentre i telegiornali per quelli della Consulta durano quindici-venti giorni, il monologo di Mentana due giorni, una parola al minuto. Non crediate siano obsoleti, sono anche moderni. Molti hanno perfino twitter, ma da quando è stato inventato twitter devono ancora finire di scrivere il primo tweet. Tenete presente che l'età di un giudice della Consulta si calcola come quella dei cani ma al contrario e moltiplicata per l'età di Andreotti, per cui un'ora di un uomo equivale a circa dieci mesi di un giudice della Consulta.
Infatti i giudici della Consulta non si vedono mai in televisione, non è possibile. Non è possibile vederli perché, data la lentezza dei movimenti, sembrerebbero immobili, e fra l'altro se la Gruber li invitasse oggi a Otto e Mezzo arriverebbero alle otto e mezzo dell'anno dopo. Tuttavia talvolta può accadere di vedere in televisione qualche ex giudice della Consulta, di solito vecchissimo.

Non cascateci, è appena nato. Non cascateci neppure quando vi dicono che è morto uno della Consulta: sta solo dormendo, e dopo una trentina d'anni tornerà a lavoro, perché quelli della Consulta sono sempre gli stessi.

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