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"Dobbiamo rilanciare i valori di Forza Italia: una svolta liberale anche per l'economia. Salis non è terrorista ma voteremo contro"

Il ministro degli Esteri e leader azzurro Antonio Tajani lancia la tre giorni di Telese: "Siamo aperti al mondo civico senza rottamare nessuno. Pericoloso se Flotilla forzasse il blocco"

"Dobbiamo rilanciare i valori di Forza Italia: una svolta liberale anche per l'economia. Salis non è terrorista ma voteremo contro"

A New York sono le 7,30 del mattino e il ministro degli Esteri Antonio Tajani infila una telefonata dietro l'altra sui vari tavoli di crisi mondiali. Dal vicepremier del Belgio al cardinale Matteo Zuppi per la questione degli aiuti a Gaza che viaggiano sulla Flotilla. L'imbarcazione degli attivisti filo Palestina è in cima alle sue preoccupazioni. Sospira: "Voglio dire qualcosa con grande chiarezza: su Gaza la situazione è molto più pericolosa di quanto possa apparire, forzare il blocco navale di Israele, entrare nelle acque di Gaza con le migliori ragioni è del tutto sconsigliabile. Dobbiamo fare di tutto per non mettere a rischio le vite dei militanti della Flottilla ma io penso anche ai nostri militari della Marina militare che sono lì a fare un'azione di assistenza civile in mare, non a combattere".

È vestito, pronto a uscire, ma prima degli incontri bilaterali con i ministri di Iran, India e l'inviato Usa per la Libia lavora in comodità, senza la cravatta. È la sua quarta giornata all'ottantesima assemblea generale dell'Onu dove è intervenuta la presidente del Consiglio. Il vicepremier ci parla dall'Hotel Kimberly, la tradizionale base della Farnesina durante l'assemblea delle Nazioni Unite. "Sono notti che non dormiamo, ma è il nostro dovere", confida. Al ritorno in Italia lo attende la kermesse di Forza Italia a Telese Terme, in Campania, tre giorni dedicati a un unico valore: la Libertà. E il colloquio con il Giornale parte proprio dalla politica interna, dal ruolo del partito ai rapporti con gli alleati di governo. Con uno sguardo precoce alle elezioni del 2027.

Ministro Tajani, è in arrivo il nuovo manifesto liberale di Forza Italia. C'è ancora bisogno di calcare il valore liberale in una maggioranza di centrodestra che governa il Paese da tre anni? Non è un valore sottinteso?

"Assolutamente sì, c'è bisogno. La libertà è la nostra stella polare, la nostra missione fondamentale è difendere la libertà come diceva Berlusconi. I nostri valori sono quelli di sempre, non cambiamo, ma vanno attualizzati in un mondo che si è trasformato velocemente negli ultimi anni, dall'intelligenza artificiale alle unioni civili. Siamo orgogliosi della la nostra identità all'interno del centrodestra dove siamo alleati ma diversi rispetto a Lega e Fratelli d'Italia".

Dagli alleati di governo, alle opposizioni, alle istituzioni, al mondo produttivo. Dove ci sarebbe maggiore bisogno di un'iniezione di dottrina liberale?

"Nell'economia, certamente. Nel centrodestra privilegiamo sempre i diritti della persona rispetto al ruolo dello Stato".

Nel nuovo pantheon di Forza Italia dominato da Silvio Berlusconi si va da Dante ai padri dell'Europa, dagli eroi civili (Salvo D'Acquisto, Norma Cossetto) a grandi sportivi (Bartali e Gigi Riva). Se dovesse sceglierne solo uno, Cavaliere escluso, chi rappresenta maggiormente la vostra storia politica?

"Difficile sceglierlo, fanno tutti parte della nostra identità. Il nostro pantheon nasce da una scelta collettiva fatta con gli amici del partito. Ogni personaggio scelto rappresenta la nostra storia, persone che si sono battute per la libertà. Penso a Salvo D'Acquisto che per la libertà degli altri ha sacrificato la propria vita".

Il rinnovamento di Forza Italia, un tema che sta molto a cuore alla famiglia Berlusconi. Si manifesterà con volti o idee?

"Hanno aderito molti giovani come abbiamo appena visto alla festa Azzurra libertà. E ci siamo aperti al mondo civico con altri nuovi arrivi, senza rottamare nessuno. Il vero elemento di rinnovamento è costituito dai congressi che permettono agli iscritti di scegliere i loro dirigenti su base democratica e non verticistica".

Si entra in una lunga stagione elettorale che nel 2027 porterà alle elezioni politiche per Palazzo Chigi. Ci troveremo gli stessi schieramenti di oggi o magari una nuova legge elettorale scompaginerà gli assetti?

"Il centrodestra è coeso e resterà coeso essendo un'alleanza politica e non un cartello elettorale. Questo ci ha consentito di fare anche grandi riforme, come quella della giustizia che stava a cuore a Silvio Berlusconi".

Il caso Salis ha registrato una forte frizione tra Forza Italia e Lega per il voto Ue che per ora ha fermato la riconsegna a Budapest della deputata sotto processo per violenza politica. Che effetto le ha fatto lo striscione di Casapound "Tajani antifascista amico della Salis" comparso a Roma?

"Sulla vicenda ci sono state polemiche strumentali. Nel voto di Strasburgo noi non avevano rappresentanti diretti in quella commissione, non sappiamo nulla di chi ha votato contro la revoca. Casapound mi attacca? Non mi faccio intimidire da nessuno. Sia chiaro che io non condivido nulla di Salis, ma per affermare che è una terrorista ci vogliono le prove, non si può dirlo così. Questo non toglie che Forza Italia, in linea con il Ppe, voterà per la revoca dell'immunità a Salis per i fatti antecedenti che non riguardano la sua attività di parlamentare".

Politica estera. Il mondo è in fiamme, il Papa evoca addirittura lo spettro di una terza guerra mondiale. Siamo davvero a un passo dal baratro?

"La situazione è drammatica. Ma non c'è una guerra mondiale all'orizzonte, ma tante guerre a pezzi che preoccupano. Noi cerchiamo di usare strumenti e un linguaggio di pace. Le missioni umanitarie per Gaza, le navi inviate di supporto alle Flotilla. Stiamo lavorando intensamente per scongiurare l'escalation, siamo in contatto costante con Israele e Cipro".

La questione Gaza, da dramma internazionale a benzina sul fuoco per incendiare le piazze italiane. Vede il rischio concreto di disordini e insurrezioni contro il governo nel nome della Palestina libera?

"C'è chi vuole strumentalizzare la situazione a fini politici, ma noi siamo portatori di pace. Aiutiamo la popolazione civile palestinese, abbiamo accolto più profughi noi che tutta l'Europa messa insieme".

Una domanda personale ma anche politica. Ministro Tajani, dove si vede tra due anni?

"Nel 2027? Voglio vincere le elezioni e continuare a lavorare in

un governo dove Forza Italia è determinante negli equilibri. Come Antonio Tajani, continuerò a fare il militante a prescindere dal ruolo. Berlusconi ci ha insegnato a essere missionari della libertà. E anche io lo sono".

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