DOMANDE & RISPOSTE

Verona L’Italia potrebbe vincere l’annoso derby del vino con la Francia seguendo il modello Prosecco, che nel 2012 potrebbe superare in termini di quantità delle esportazioni nientemeno che Sua Maestà lo Champagne. Ne è convinto Stefano Cordero di Montezemolo, direttore accademico della European School of Economics e docente di Finanza strategica del master per aziende vitivinicole dell’Università di Firenze. «Il segreto del Prosecco, oltre alla sua piacevolezza da happy hour e alle tante occasioni d’uso, sta nel modello industriale. I produttori investono poco sulla terra, acquistano l’uva e la trasformano, puntando sul controllo della distribuzione e sulla comunicazione».
Quindi la riscossa dell’Italia sulla Francia potrebbe partire dalle bollicine?
«Di certo quello del Prosecco è un fenomeno straordinario, per la capacità che hanno avuto i produttori di farne un brand di successo».
E nel resto del panorama, chi sta avanti in questo momento tra i due Paesi?
«L’Italia aveva conquistato larghe fasce del mercato internazionale, soprattutto negli Stati Uniti, ai danni della Francia, contando sul migliore rapporto qualità prezzo. Poi la Francia ha recuperato posizioni, riposizionando i suoi vini e avvantaggiandosi dei prezzi comunque più alti. Diciamo che in questo momento la Francia domina la fascia di mercato relativa ai vini di prezzo alto mentre l’Italia si prende la rivincita nella fascia di prezzo intermedia».


Ma la superiorità qualitativa della Francia rispetto a noi è mito o realtà.
«La Francia ha pochissimi vitigni che è riuscita a internazionalizzare e a rendere mitici. L’Italia però una varietà di vitigni autoctoni impareggiabile, quindi il vigneto Italia è certamente superiore».

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