DOMANDE & RISPOSTE

Camogli (Genova)Italo Mannucci è il sindaco di Camogli, che, insieme all'assessore della Regione Liguria Giovanni Boitano, si occuperà di smistare i nuovi residenti delle case popolari in «Paradiso». «Sono già una ventina che si sono interessati per andare a vivere lì tutto l'anno. In cima alla lista ci sono quelli che erano via via tornati a Camogli negli anni scorsi perché mancavano gli alloggi. Unica condizione sarà quella di risiedere nella baia per 365 giorni».
Per raggiungere San Fruttuoso da Portofino Vetta ci vuole un'ora e mezza a piedi. Altrimenti?
«C'è una scorciatoia che rasenta il mare, quella dei "tubi dell'acquedotto", ma non bisogna soffrire di vertigini. Il borgo è isolato, soprattutto in inverno. Col mare calmo dall'abbazia dei Doria fino al porticciolo di Camogli ci vuole un quarto d'ora. Quando però c'è mare, allora ci vogliono ore da mal di pancia».
Come si potrà tornare a vivere isolati nella perla del Promontorio?
«Gli alloggi sono piccoli, ma la vista dalle finestre è da cartolina. Davanti il Cristo degli Abissi, a lato l'abbazia trecentesca unica al mondo e in fondo l'orizzonte. L'unico problema sarà il trasferimento da terra a terra, ma in genere i sanfruttuosini sono attrezzati per il mal di mare».
Chi ci andrà a risiedere?
«Barcaioli, ristoratori, albergatori, operatori del Fai e i giovani della Cooperativa che produrrà l'olio extra vergine di San Fruttuoso».


Chi controllerà che nessuno farà il furbo?
«Ci sarà un comitato di controllo e di salvaguardia con il compito di verificare costantemente che i destinatari della "casa in paradiso" vivano lì tutto l'anno. Ma saranno gli stessi residenti a controllarsi reciprocamente. Altrimenti sciò, per far posto ad altri».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica