Milano - «L’euro non è in pericolo,anzi è irreversibile: se serve, la Bce è pronta ad agire senza tabù». Il presidente dell’Eurotower, Mario Draghi, prova ad alzare una diga per arginare l’ondata di paura che ha travolto i mercati, convincendoli che l’unione monetaria non corre rischi. Il tempo stringe: domani riaprono le Borse e bisogna scongiurare un nuovo attacco della speculazione su Italia e Spagna, dopo l’ultimo venerdì nero. E per raggiungere l’obiettivo Draghi sceglie un simbolo del giornalismo europeo come Le Monde , a cui rilascia un’intervista-manifesto:«Vediamo analisti immaginare scenari di esplosione della zona euro: vuol dire mal conoscere il capitale politico che i nostri dirigenti hanno investito in questa Unione e il sostegno degli europei». Il numero uno della Bce non solo assicura che «preservare l’euro fa parte del nostro mandato » ma afferma che l’eurozona non è minacciata dalla recessione, anzi la crescita migliorerà verso la fine dell’anno.
Orgogliosamente, il successore di Jean-Claude Trichet rivendica l’utilità delle decisioni straordinarie prese nei nove mesi trascorsi dal suo arrivo a Francoforte:dall’abbassamento del tasso d’interesse sotto l’1% al maxiprestito alle banche per far fronte a un rischio di riduzione del credito. «Il nostro mandato non è di risolvere i problemi finanziari degli Stati, ma di garantire la stabilità dei prezzi e mantenere la stabilità del sistema finanziario in tutta indipendenza», ricorda Draghi. E sul futuro il governatore è sereno («Non abbiamo tabù e siamo aperti a ogni soluzione») ma anche convinto della necessità di rafforzare l’Unione: «Qualsiasi movimento verso un’unione finanziaria,di bilancio e politica è a mio parere inevitabile e condurrà alla creazione di nuove entità sovranazionali »,perché«con la globalizzazione è condividendo la sovranità che i Paesi possono conservarla meglio».
E gli «osservati speciali»? Su Italia e Spagna, nemmeno una parola, solo un accenno alla Grecia: «La nostra opzione preferita, senza equivoci, è che resti nella zona euro, ma ora è di competenza del governo greco. Ha dichiarato il proprio impegno, ora deve dare dei risultati». E per finire, Draghi prova la battuta ad effetto: «Se andrò in vacanza sereno? Una cosa è certa, non andrò in Polinesia, è troppo lontano».
A Madrid, in compenso, non si ha voglia di scherzare: il ministro degli esteri Josè Manuel Garcia-Margallo attacca la Bce, e senza mezzi termini. «Deve agire per frenare gli speculatori ed essere molto più forte rispetto alla banca clandestina attuale, che non sta facendo nulla per spegnere l’incendio del debito pubblico».
Tutt’altri toni da parte italiana, dove a dare man forte all’«operazione tranquillità » di Mario Draghi arriva Maria Cannata, direttore generale del ministero dell’Economia per il debito pubblico: anche lei sceglie la strada dell’intervista - in questo caso al Sole24Ore - per rassicurare i risparmiatori, preoccupati dalla decisione del governo di annullare l’asta dei Btp prevista per il 14 agosto. Il motivo, si sa, è la drastica crescita dei rendimenti: andare alla collocazione con tassi che superano il 6% avrebbe costituito un rischio troppo grosso per il Paese. Ma è tutto sotto controllo, assicura la dirigente del Tesoro: «Per i nostri titoli i mercati sono sempre aperti». E conforta che Fitch abbia confermato la A- del rating italiano, riconoscendo «l’impatto che la riforma del lavoro avrà sulle prospettive di crescita e quella sulle pensioni sui conti pubblici. Nel medio-lungo termine l’Italia migliorerà e questo anche gli investitori stranieri iniziano a coglierlo».Insomma,«l’Italia rispetto a un anno fa è più forte e può cavarsela da sola ».E l’asta annullata?Nessun timore: «Il programma delle aste per quest’anno è arrivato al 62%. Abbiamo raccolto 280 miliardi, ne restano 170.
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