Due femminicidi poche ore dopo la legge per fermarli

Due femminicidi poche ore dopo la legge per fermarli

La massacra nel sonno con una decina di coltellate. Poi telefona ai carabinieri. «Venite, ho ucciso la mia compagna». A poche ore dall'approvazione in Senato della legge a contrasto del femminicidio duplice tragedia della follia. La prima, alle 3,30 della notte di ieri, in un paesino della Tuscia viterbese, Barbarano Romano.
La seconda a Loano, provincia di Savona, dove un uomo, Paolo Moisello, 54 anni, uccide la moglie, il vicesindaco Stefania Maritano 49 anni, con una calibro 9 e poi si suicida. E se questi ultimi due da tempo non andavano d'accordo, sul movente dell'omicidio viterbese è mistero fitto.
Di «futili motivi» parlano gli inquirenti che hanno fermato l'assassino, l'ex parrucchiere di origini napoletane Antonio Matuozzo di 62 anni, con l'accusa di omicidio volontario. L'arma? Un coltello da macellaio lungo 21 centimetri. Letale il fendente alla gola, secondo i primi accertamenti del medico legale, quello che avrebbe ucciso Anna Maria Cultrera, 52 anni, ex impiegata delle Poste italiane.

Entrambi con storie di separazione alle spalle, Antonio e Anna Maria erano insieme da 6 anni. «L'uomo ha un precedente per molestie sessuali» precisano i carabinieri di Ronciglione. Con questi salgono a 103 le donne uccise in Italia dall'inizio dell'anno.

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