Parificare le rimesse nei money transfer alla giacenza nei conti e porre fine agli squilibri nelle dichiarazioni Isee. È questo l'obiettivo dell'emendamento alla manovra proposto dalla senatrice di Fratelli d'Italia Francesca Tubetti.
L'emendamento non prevede nuove tasse, ma punta a includere le giacenze in valuta estera, le cryptovalute e le rimesse in denaro, avvenute anche attraverso sistemi di money transfer, nella componente patrimoniale da tenere in considerazione ai fini della determinazione dell’Isee per la concessione di agevolazioni fiscali e benefici assistenziali. Riguarda, in sostanza, tutti coloro che inviano dei soldi all'estero con i money transfer e perlopiù si tratta di immigrati.
"Solo da una provincia come Gorizia nel 2023 sono stati tracciati da Banca d’Italia ben 26 milioni verso il Bangladesh per una popolazione che conta 5000 lavoratori", spiega Tubetti. "Al momento, difatti, dette componenti non sono valutate ai fini Isee e, pertanto, viene a crearsi una situazione di disuguaglianza tra cittadini che ricorrono a tali pratiche e cittadini che, invece, non vi ricorrono", dice ancora la senatrice di Fratelli d'Italia. "Si tratta di tante piccole somme di denaro che pian piano prendono il volo e valicano i nostri confini, ma che sommate tutte insieme alla fine dell'anno ammontano a una cifra che si aggira attorno agli 8 milioni di euro che non rientrano nei calcoli Isee", sottolinea Tubetti.
Con questo emendamento si dispone, inoltre, che gli Enti locali erogatori delle prestazioni sociali adottino, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore, tutti gli atti necessari affinché le prestazioni siano erogate in conformità alla nuova normativa. Tale disposizione, però, non tocca le prestazioni agevolate già in corso di erogazione.
In sostanza, con questa misura si vuole evitare che tutti coloro che inviano soldi all'estero possa accedere a una serie di agevolazioni Isee come gli sconti sulle rette degli asili nido e per le bollette, senza che in realtà ne abbia diritto.