La ricerca è ancora in corso ma i medici non hanno dubbi: stimolare il piede in alcuni punti aiuta a frenare il Parkinson. O almeno, serve a contenerne gli effetti, ad evitare il rischio di cadute, a mantenere l'equilibrio e la postura.
A osservare i miglioramenti dei pazienti sono stati i medici degli Istituti clinici di perfezionamento di Milano. Il metodo di stimolazione della pianta del piede si chiama Foot mechanical stimulation. «Si tratta di un fenomeno singolare di cui non siamo ancora riusciti a comprendere il meccanismo - spiega Margherita Canesi, neurologa esperta di Parkinson e disordini del movimento del centro traumatologico ortopedico degli Icp -. Nasce tutto dall'osservazione delle reazioni delle persone affette dalla malattia». Fatto sta che 13 pazienti affetti dal morbo in maniera lieve hanno tratto un evidente beneficio grazie alla tecnica. La scoperta è stata anche illustrata durante uno dei più importanti convegni del settore e apre una nuova strada. Ora si cercherà di valutare la durata degli effetti motori della stimolazione meccanica per affinare il «massaggio». La riabilitazione può essere utile soprattutto ai pazienti a cui i farmaci non bastano più e può aiutarli a tornare in piedi e a camminare.
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