Ecco quando fare le valigie diventa un gioco per ricchi

Va di moda il bagaglio vintage per chi non bada a spese: dal beauty case da 17mila euro fino ai modelli da 38mila

Una come Liz Taylor avrebbe sicuramente apprezzato. Da vera diva d'altri tempi, era abituata a girare con più di 100 valigie al seguito (un record rimasto imbattuto) e non aveva mai ceduto alle lusinghe dei trolley. Le valigie dalla linea retrò ricomparse oggi nelle boutique più blasonate le sarebbero proprio piaciute. Perché sono raffinate e vecchio stile, simili a quelle degli emigranti dei primi del '900, solo che allora erano in cartone, mentre oggi sono in versione chic e choc: con pellami super pregiati come il coccodrillo e l'alligatore, e prezzi da capogiro.
La crisi non ha investito le maison che per tradizione producono valigeria di lusso, anzi. Le richieste per le costose linee old style non arrivano solo da parte di celebrity di Hollywood e dintorni, come Sharon Stone e Sophia Coppola, clienti affezionate di Louis Vuitton, che si disegnano da sole dei bauli molto speciali. Ma anche da parte di persone «normali» che si spostano solo su macchine con autista (proprio le auto fra le due guerre hanno decretato la fine del baule a favore delle moderne valigie), ed evitano gli affollati voli di linea (il primo Boing una 60ina di anni fa diede un altro colpo di grazia al baule) ma scelgono i jet privati. Che poi non è detto che siano sempre adatti a contenere il bagaglio di una diva. Prendiamo Demi Moore, che una volta ne ha rimandato indietro uno perché i suoi set griffatissimi non ci stavano, o Beyoncé e Jay Z, che sono arrivati a riempire due aerei contemporaneamente.
Oggi molti vip scelgono i pezzi unici su ordinazione, proprio come quelli di Vuitton, che produce una linea "special order" con i famosi monogram ma anche una linea super lussuosa in alligatore. Set preziosi quanto i gioielli, come quelli di Gucci che oltre a una linea Heritage che sarebbe piaciuta a Jakie O, propone valigie stile anni '70, in velluto jacquard con bordi in cocco, piccoli capolavori da 17.500 euro. E poi i set da sogno in alligatore di Bottega Veneta, con valigie rigide che arrivano ai 38mila euro, da abbinare a raffinatissimi borsoni da viaggio e beauty case. A proposito, a volte ritornano: il beauty case e la cappelliera sono i due accessori «cult» ripescati dal passato e tornati di gran moda dopo anni di oblio. Fino a qualche decennio fa non c'era signora o signorina che in viaggio non esibisse il beauty case. Oggi le celeb come Victoria Bechkam, che gira con quello in pelle bianca griffato Valextra, l'hanno rispolverato e riportato all'antico splendore. Le maison producono piccoli gioielli d'artigianato, come quello retrò in cocco di Ferragamo, che propone anche un modello meno prezioso ma altrettanto chic in camoscio e pitone, o quello in alligatore di Valextra. Veri e propri investimenti (i prezzi oscillano dai 19mila ai 23mila euro), degni di dive come Sharon Stone, che se al cocco preferisce i monogram di Vuitton, non rinuncia al pezzo unico: si è fatta realizzare un capolavoro pieno di cassetti segreti, tanto ingegnoso che la maison l'ha inserito negli special order.E mentre gli uomini in viaggio non si separano mai dalle loro ventiquattrore, tecnologiche ma in stile retrò come quelle in coccodrillo di Armani, per le signore il must di oggi è la cappelliera. Oggetto (quasi) dimenticato nelle soffitte delle zie e delle nonne, è tornato di moda grazie a Vuitton, che l'ha rispolverato, in versione super preziosa, nell'ultima sfilata invernale parigina e ora l'ha messo in collezione.

Mentre le nuove dive fashion addicted come Lady Gaga se lo portano in giro nei viaggi, qualcuno magari lo mette in salotto accanto all'argenteria.
Quello in cocco di Vuitton, del valore di 38.500 euro, sicuramente farebbe la sua bella figura.

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