
C'è il nome del centrodestra per la Campania. Il frontman della maggioranza è Edmondo Cirielli, candidato unitario per le prossime regionali campane del 23 e 24 novembre. Classe 1964. Generale dei Carabinieri in pensione. Deputato da quasi 25 anni, è l'attuale viceministro degli Esteri.
La divisa e gli inizi in Regione
Nato a Nocera Inferiore, nel Salernitano, entra prima alla scuola militare Nunziatella di Napoli, poi all'Accademia di Modena. Poi la scuola per ufficiali Carabinieri. Serve lo stato in divisa prima e nelle istituzioni poi. Nel 1995 viene eletto in Consiglio regionale nella brigata di Alleanza Nazionale, dopo aver raccolto oltre 16mila preferenze. Nel 2000 viene rieletto. Poi la candidatura alla Camera.
L'arrivo alla Camera
Siede sui banchi di Montecitorio dal 2001. Nel 2005 è primo firmatario della legge che rivede i termini di prescrizione. Si ricandida alle politiche 2006 e 2008. Vince sempre e nella XVI legislatura - dal 2008 al 2013 - viene scelto come presidente della IV Commissione (Difesa) della Camera.
Nel 2009 entra a Palazzo Sant'Agostino - sede della Provincia di Salerno - con il 55% dei consensi. Rimanendo in carica fino al 2012, quando la sua maggioranza vota per l'incompatibilità degli incarichi - parlamentare e presidente - che ricopre in contemporanea. Un voto, quello del Consiglio Provinciale, per protestare contro il governo Monti e i tagli alle Province che ufficializza la decadenza di Cirielli.
La nascita di Fratelli d'Italia e l'arrivo alla Farnesina
Nel 2012 insieme a Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio LaRussa fonda Fratelli d'Italia dopo la scissione con il Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi. Alle politiche 2013 si ricandida e vince ancora. Rieletto nel 2018, diventa Questore della Camera per la XVIII legislatura. In vista delle elezioni anticipate del 2022 viene candidato nel collegio plurinominale Campania 2-02. Ancora una volta viene eletto. Con la formazione del governo Meloni, il 22 ottobre 2022, Edmondo Cirielli viene scelto dal Consiglio dei Ministri come viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, entrato in carica il 2 novembre successivo.
La nuova corsa
Come ha raccontato in un'intervista a Il Giornale, il viceministro parlava da candidato in pectore accusando la mala gestione delle risorse da parte del governatore in carica Vincenzo De Luca. "Grazie al governo Meloni sono arrivate decine di milioni di euro. De Luca ha politicizzato le sue scelte" riferendosi a trasporti e sanità. Sul candidato pentastellato ha ribadito che Roberto Fico: "una novità politica" accusandolo di incapacità politica e opportunismo dato che "dopo anni di scontri con De Luca, ora è pronto ad allearsi con lui per una poltrona". Poi l'apertura alle civiche e a Carlo Calenda: "Rappresenta un centro moderno e democratico, credo possa essere un alleato sul piano programmatico".
La famiglia
Ha quattro figli: Italo Giuseppe, 30 anni, consigliere comunale a Cava de’ Tirreni, Renato, 22 anni, pilota dell'Aeronautica, entrambi avuti dalla prima moglie. Poi ci sono Salvatore e Olga, di cinque e quattro anni, nati dalla seconda moglie Maria Rosaria Campitiello. Proprio sulla moglie qualcuno ha storto il naso. Sì perché è stata nominata dal responsabile della Salute Orazio Schillaci a capo del Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie.
Commenti a cui il numero due di Antonio Tajani ha voluto rispondere: "La nostra società non cambierà mai finché si dirà banalmente che una donna dì successo è la moglie di… Una cosa che non si dice mai degli uomini e questo la dice lunga".