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"Ei fu siccome Twitter" Il web fa rinascere i grandi poeti del passato

Cinguettare in versi è la nuova moda sul web. C'è lo studente di ingegneria che scrive a nome di Leopardi, la manager che impersona Dante. E sono pieni di fan

"Ei fu siccome Twitter" Il web fa rinascere i grandi poeti del passato

Leopardi, Foscolo, Dante. I poeti dei tempi che furono sono vivi e twittano insieme a noi. Grazie a utenti che hanno creato e lanciato i «fake», cioè falsi profili a loro nome, e guadagnato, con fantasia e abilità linguistica, migliaia di seguaci. E così su twitter «rinfrescano» giorno per giorno il repertorio dei poeti con rivisitazioni in chiave pop, dialoghi spiritosi con i «follower», una specie di riesumazione dei personaggi, di cui mutuano (non proprio con gli stessi risultati) indole ed espressioni, ma anche audaci tentativi di versi nuovi con metrica antica.
A far parlare Giacomo Leopardi (@il_leopardi) è Alessandro Piana, 24enne laureando in ingegneria gestionale. Sorpresi? «In realtà sono appassionato di letteratura e poesia», precisa. Il profilo nasce ad aprile 2012: «L'idea s'intreccia con la mia vita reale: sono stato innamorato di una ragazza di nome Silvia. E sono pessimista come il grande poeta. Un giorno un mio amico mi ha suggerito, scherzando, di scrivere un libro per “diffondere il mio pessimismo nel mondo”», racconta.
Al tomo ha preferito l'account. La foto di sfondo «raffigura quello che secondo la tradizione è il balcone di Silvia, a Recanati. Me l'ha inviata una follower». Alessandro-Leopardi ha oltre 5mila seguaci. Più o meno stesso numero anche per Ugo Foscolo (@Ugo_Foscolo), il cui profilo, creato un anno fa, ha uno spirito decisamente più ironico: il poeta di Zante ora indossa occhiali da sole tipo Ray-ban. Si presenta così: «Fondatore del più famoso franchising di scuole superiori, erro di terra in terra, privo di fede religiosa». Andrea Salvatori, il 22enne studente di logopedia che cinguetta per lui, gioca molto sullo scambio di battute con gli utenti. «Molte ragazze si dichiarano innamorate di me, cioè di Foscolo». Qualcuno scrive: «Ti seguo fin dalle medie, ora mi segui anche tu. I tempi cambiano proprio».
Nicolaus Machiavelli (@poeta_girovago) alterna riflessioni filosofiche a tweet informativi su Difesa ed esercito. Il suo «ventriloquo 2.0» è un liceale di 17 anni, pure lui con un nome che sa di storia: Brenno Fedi Fineschi, fiorentino come Machiavelli, in cui identifica il «Galileo della teoria politica».
Quanto a successo di pubblico, però, la supremazia tra i poeti non poteva averla che Dante (@DanteSommoPoeta). L'eminenza grigia dietro il Sommo in versione tecnologica è una donna. Ha 40 anni, lavora in una grande azienda, ed è in carriera nella vita reale e pure nell'etere e non vuole svelare la sua identità: cinguetta solo in endecasillabi. Arrivano vecchie tasse con nomi nuovi? E Dante scrive: «Come chi nasce idiota resta a vita/ non è cambiando nome che una tassa/ si rende men gravosa e più gradita». La passione per la scrittura in versi, nata tra i banchi di scuola, si è sviluppata con l'account dell'autore della Divina Commedia e anche con l'omonimo blog. Contagiando altri utenti, come quelli del giornale satirico on line LolingtonPost, che ogni tanto lì si dilettano a scrivere in versi. Quello dei poeti e letterati su twitter è diventato un tormentone, tanto che, come funghi, ne sono spuntati via via altri, da Alessandro Manzoni - «prediligo il romanzo storico, ma ogni tanto piazzo anche qualche poesucciola» - a Luigi Pirandello e Gabriele D'Annunzio.
Molto gettonate anche le riesumazioni dei potenti della storia. Troviamo un Luigi XIV canzonatorio, che spazia tra ricordi del Regno e attualità, compresi i commenti sulle trasmissioni tv del momento, e si fa chiamare Re Sola (@Luigi_XIV). «È con questo nome, specchio dei nostri tempi, che ho deciso di ascendere al trono di twitter», spiega il suo ghost writer, forte dell'esperienza maturata nel lavoro nel mondo della comunicazione.
Non poteva mancare Napoleone (@NapoleonAigle). Anche lui - o meglio il suo ventriloquo Alberto Sartor - vive in più epoche: fa gli auguri di compleanno al «maresciallo MacDonald, duca di Taranto, uomo di grande lealtà», o commenta il caso Cancellieri: «Tutti scandalizzati… Ebbene, sapete quante grazie ho concesso io? Sono forse da condannare?».

La storia si ripete sempre.
twitter: @giulianadevivo

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