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"Elly non lo farà...". Santori svela il piano della Schlein

Il fondatore delle Sardine rivela il nuovo Pd guidato da Elly Schlein: "Un partito più radicale nelle sue scelte, senza mezze misure"

"Elly non lo farà...". Santori svela il piano della Schlein

La vittoria inaspettata di Elly Schlein apre le porte a scenari inesplorati. La vocazione “maggioritaria”, invocata a più riprese dal grande sconfitto, Stefano Bonaccini, non sembra essere la più grande passione della nuova segretaria. I compagni di viaggio di Elly Schlein non sono ancora ben definiti ma alcune ipotesi sono già sul tavolo. Primi su tutti i colleghi delle “sardine”: un movimento nato a Bologna nel 2019, in occasione delle elezioni regionali in Emilia Romagna, e fondato dal giovane Mattia Sanatori. Il matrimonio tra sardine e Partito democratico, dopo vari tira e molla, sembra essere una priorità dell’agenda Schlein. Raggiunto da La Stampa, è lo stesso Santori, ora consigliere comunale del Gruppo Pd a Bologna, a confermarlo.

Santori svela il "nuovo Pd"

Mattia Santori, in un colpo solo, promuove a pieni voti la nuova segreteria e svela i primi passi del suo nuovo Pd: “Sarà un partito senza più mezze misure, un partito più radicale nelle sue scelte, è questo che ci chiedono gli elettori. Nel momento in cui c’è la destra al governo è necessario avere una sinistra più coerente con i suoi valori”. Non sappiamo quanto le primarie, che ricordiamo essere aperte ai non iscritti, possano essere rappresentative della volontà degli elettori dem.

La realtà, a ben vedere, sembra distante dalle parole della sardina Santori: il paradosso di un partito in cui il segretario è scelto dai non iscritti è evidente. L’elezione di una neoiscritta, appunto Elly Schlein, ne è una riprova. Nulla di tutto ciò sembra impensierire la giovane sardina: “I dati dell’affluenza – spiega Santori –lasciano capire che ad aver votato per le primarie sono elettori di centro sinistra che hanno trovato un motivo per andare ad esprimere la propria opinione sul Pd che desiderano”. “Il Pd – aggiunge Santori –non fa un passo avanti ma dieci”.

L'establishment appoggia Schlein

L’emozione di Santori per l’elezione della giovane deputata dem è incontenibile: “Sono stato con Elly Schlein dal primo giorno, posso assicurare che non si è fatta dettare regole da nessuno. Ha ascoltato la base e ha dimostrato al gruppo dirigente che siamo nel 2023”. Le parole di Santori, ad essere maliziosi, omettono un “piccolo” particolare. L’elenco dei big” del partito, che sosteneva e sostiene tutt’ora la mozione Schlein è lungo.

A partire dagli ex segretari Nicola Zingaretti, Pier Luigi Bersani e Dario Franceschini, passando per gli ex ministri Andrea Orlando e Francesco Boccia, tutto l’establishment del Pd si è schierato, fin da subito, con la giovane candidata. Senza contare il deputato dem, Alessandro Zan, e l’ex presidente della Camera, Laura Boldrini.

In poche parole, un volto nuovo sostenuto dal vecchio establishment.

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