Europee, la candidatura del Cav scatena il panico nel Pd. Toti: "Sarebbe un'ingiustizia"

L'annnucio del Cav relativo alla sua candidatura alle elezioni europee ha scatenato il panico all'interno del Pd. Insorgono i dem: "Il Pd non può accettare una dichiarazione di guerra di questo tipo"

Europee, la candidatura del Cav scatena il panico nel Pd. Toti: "Sarebbe un'ingiustizia"

L'annnucio di Silvio Berlusconi relativo alla sua candidatura alle elezioni europee ha scatenato il panico all'interno del Partito Democratico. Non per nulla ieri il consigliere politico del Cav, Giovanni Toti, ha chiosato: "Quanta paura...". E in effetti i democratici anti-Cav si sono subito scatenati in un florilegio di dichiarazioni. L’ipotesi di una candidatura di Silvio Berlusconi alle prossime europee è una "barzelletta" secondo Davide Faraone, membro della segreteria Pd. Il renziano ha poi rincarato la dose su Twitter: "Dopo vent’anni riesumano i simboli di FI, AN-Fiamma e la candidatura di Berlusconi. Fuori legge, ma anche fuori di senno".

"Se Berlusconi si candidasse, si metterebbe contro la legge e la Costituzione, il Pd non può accettare una dichiarazione di guerra di questo tipo", ha tuonato il senatore Pd Felice Casson, aggiungendo che "le conseguenze sul piano politico-istituzionale sarebbero gravissime. Vuol dire scegliere di arrivare allo scontro totale". "Toti ha senza dubbio sognato di vivere in una Repubblica delle banane, invece il nostro è ancora uno Stato di diritto in cui le leggi si rispettano e si applicano. Quindi in base alla normativa del 6 novembre 2012 n.190, nota come legge Severino, Silvio Berlusconi non è candidabile per effetto della condanna definitiva per frode fiscale", ha affermato Danilo Leva, deputato del partito Democratico.

Dal canto suo Toti è tornato a ribadire che sulle elezioni europee "non c'è fretta per le liste", ma "vorremmo potessero essere guidate da Berlusconi. Se lui non potrà essere candidato non daremo fuoco a nulla" perché "siamo moderati, ma sarebbe l'ennesima ingiustizia".

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