La dead line è fissata per il 15 aprile, ultima data utile per la presentazione delle liste di candidati per elezioni europee di maggio. Un mese di tempo per Silvio Berlusconi che, incassata la legge elettorale alla Camera, ha intenzione di riprendere in mano il dossier candidature. Ma non solo. Infatti, sull’ipotesi di una sua candidatura alle europee, parlando al telefono a una iniziativa di Forza Italia a Montecatini, il leader di Fi ha dichiarato: "Sarò felice di essere in campo nelle 5 circoscrizioni che sempre mi hanno dato tra i 600 ed i 700.000 voti ciascuna. Spero di poter avere velocemente una risposta dalla Corte europea". In merito alla decisione dei giudici di Milano sulla sua condanna, il Cavaliere ha spiegato: "Attendo la decisione del 10 aprile, e cioè di sapere se dovrò andare in carcere, ai domiciliari o ai servizi sociali. Quella dei servizi sociali è la soluzione più ridicola per una persona della mia età, una persona di stato, di sport e di impresa: è ridicolo, sia per me sia per l’Italia, riabilitarla attraverso l’assistenza sociale".
Molte le decisioni da prendere e diversi i nodi sul tavolo: uno su tutti la decisione o meno di candidare parlamentari nelle liste per il Parlamento europeo. "Berlusconi ha guidato Forza Italia in tutte le elezioni - assicura Giovanni Toti in una intervista alla Stampa - ritengo che lo farà anche questa volta". "Forza Italia andrà molto bene, ci sono tutte le condizioni per una grande affermazione". Toti non ha alcun dubbio. Le elezioni europee saranno sicuramente l'occasione buona per pungolare il Pd di Matteo Renzi. "Abbiamo un buon programma, ottimi candidati, un grande entusiasmo attorno ai club e la determinazione di Berlusconi a candidarsi e guidare le liste di Forza Italia", continua il consigliere politico del Cavaliere. La partita che si gioca a Bruxelles è importante non solo dal punto di vista politico. Forza Italia punta, infatti, a portare al parlamento europeo quei nodi economici che a lungo sono stati evasi dalle politiche di austerity imposte dalla cancelliera Angela Merkel ai Paesi dell'Eurozona. "L’Europa sta vivendo una fase di grandi cambiamenti e tutte le delegazioni nazionali dovranno portare il loro contributo - spiega Toti alla Stampa - il Cavaliere porterà quello dei moderati italiani. Riterrei una grave lesione al diritto di rappresentare i moderati italiani se Berlusconi non potrà candidarsi. Se qualcuno dovesse impedirlo si assumerebbe una grave responsabilità davanti a milioni di italiani". Ad oggi, però, le candidature non sono ancora decise. Il leader di Forza Italia ha tempo fino a metà aprile per mettere a punto la squadra. Oltre a Toti l'unico nome certo sembrerebbero quello di Antonio Tajani mentre nel Meridione e per le Isole le caselle sono ancora vuote. Uno dei nomi che circola è quello di Salvatore Cicu, per Sicilia e Sardegna ma anche lui è già parlamentare. Tra i nomi di peso ci sarebbe anche quello di Claudio Scajola.
Berlusconi è alla ricerca di nomi nuovi da poter inserire nelle liste. L’idea è quella di contattare anche il mondo dell'imprenditoria. Insomma, è ancora tutto da definire: non solo i nomi da mettere in lista, ma anche il tipo di campagna elettorale da svolgere. Nel quartiere azzurro guardano con una certa preoccupazione agli annunci fatti da Renzi, consapevoli del fatto che pur essendo per la maggior parte solo delle promesse, la decisione di dare dei soldi a chi guadagna meno di 1.500 euro nella busta paga di maggio è un’ottima carta che il premier potrà spendere in campagna elettorale. Il Cavaliere è al lavoro sul programma con cui controbattere alle promesse del premier. E tra queste contromosse ci sarebbe un cambio di comunicazione. "Dodicimila club Forza Silviòo": è l’obiettivo indicato da Silvio Berlusconi che ha parlato della necessità di convincere "almeno il 50% degli italiani delusi dalla politica". "Abbiamo immaginato di cambiare il sistema di comunicazione con i cittadini, ci sono 24-25 milioni di persone che non sono raggiungibili con la tv e che non leggono i giornali", ha aggiunto il Cavaliere spiegando la necessità di un rapporto diretto con essi anche via internet.
Berlusconi poi ha spiegato: "Il 56% di coloro che hanno votato M5s sono delusi e alcuni anche disgustati da come i parlamentari si comportano.
Gli è stato anche chiesto: "Siete affezionati al simbolo dei 5 stelle?" Sempre il 56% si dice non affezionato al simbolo e d’altronde lo hanno votato una sola volta. Se opportunamente contattati e informati possono diventare consapevoli delle nostre idee, dei nostri valori e determinarsi a votare per noi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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