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Europee, ultimi sondaggi: testa a testa Lega-Fi

Le intenzioni di voto si sono poco mosse in quest’ultima settimana. Ciò vale in particolare per i due grandi partiti concorrenti: Fratelli d’Italia e Partito democratico messi insieme valgono metà delle intenzioni di voto.

Europee, ultimi sondaggi: testa a testa Lega-Fi
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La ricerca che qui presento è, per noi ricercatori, conclusiva di un ciclo in quanto sono gli ultimi dati preelettorali pubblicabili. Così ha stabilito il nostro governo poiché da stasera scattano i quindici giorni di silenzio stampa prima delle elezioni europee dell’8-9 giugno. Eccoci, pertanto, all’esame dei risultati della rilevazione che hanno un preludio in una fiducia crescente per il presidente della Repubblica e costante per il governo Meloni in generale e per Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, in particolare. Anche le intenzioni di voto si sono poco mosse in quest’ultima settimana. Ciò vale in particolare per i due grandi partiti concorrenti: Fratelli d’Italia (Fdi) e il Partito Democratico (Pd) che messi insieme valgono metà delle intenzioni di voto.

Più in particolare: Fdi rimane al primo posto, ma con uno slancio lievemente diminuito. Nelle scorse settimane il primo partito italiano è stato fortemente sostenuto dall’«appello al popolo» della presidente del Consiglio: «Vota Giorgia». Subito dopo si sono inseriti alcuni «killer» marginali, che in ogni caso, secondo le nostre rilevazioni, non hanno prodotto danni. Qua e là per l’Italia lo slancio verso il futuro è rimasto integro o si è accresciuto tra la quasi totalità dei potenziali elettori. Quanto al Pd stiamo registrando più una situazione di resilienza che di slancio e, in ogni caso in alcuni punti del Paese, specialmente nel Centro-Sud, il Partito democratico sta generando nuove energie. L’informazione nel caso del Pd è molto sicura nella resilienza, ma tutta da verificare per l’espansività.

Per ciò che riguarda i due partiti «di rilevanza nazionale» a destra, cioè Lega e Forza Italia, la tendenza al pareggio è piuttosto forte in quanto entrambi lavorano nello stesso settore elettorale, anche se hanno morfologie diverse.
La Lega, infatti, trova nuovi aderenti nei suoi territori tradizionali, mentre Forza Italia genera la propria ricchezza elettorale, tra i «normali cittadini» tendenti a dichiararsi a destra. Quanto ai partiti che gravitano a sinistra, l’unico che veramente resiste è il Movimento 5 Stelle, che si può considerare a tutti gli effetti un partito di massa e che in ogni caso affonda la sua forza in microsistemi tra loro diversi. Quanto ai restanti partiti, si tratta di forze ancora marginali e in costruzione che, se guidati da grandi leader, tendono a raggiungere il quorum. Tra questi meritano particolare attenzione Stati Uniti d’Europa e Azione.

Il partito Alleanza Verdi, forte in altre parti d’Europa, sta ancora cercando il proprio «astro» e il partito Libertà è alla ricerca quasi «febbrile» di un proprio spazio territoriale. In ogni caso, buon voto a tutti sperando che tutti gli italiani facciano il loro dovere di elettori!

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