Il Movimento 5 Stelle ha scelto il suo nuovo presidente. Ed è Giuseppe Conte, che ha battuto... Giuseppe Conte. Già, perché dall'uno vale uno al candidato unico il passo è stato breve. E questo nonostante i dissidi interni che hanno avuto come epilogo le dimissioni di Chiara Appendino.
Eppure non è che mancassero sfidanti: per la leadership erano arrivate ben 77 candidature. Di queste, 56 sono state escluse perché non rispettavano i requisiti. Degli altri 20 pronti a mettersi al comando nemmeno uno è riuscito a raccogliere tra il 17 e il 22 settembre le almeno 500 firme richieste per poter correre alla carica. E così, salvo clamorosi ribaltoni, per i prossimi quattro anni ci ritroveremo Giuseppi a barcamenarsi tra alleanze, flop elettorali e critiche di chi accusa il movimento di aver perso lo spirito originale.
Un voto se non inutile - lo statuto M5S lo prevede ed è giusto rispettarlo -, quantomeno farsa. E infatti da giovedì 23 sono stati diversi i messaggi arrivati via sms e email agli iscritti per invitarli a connettersi alla piattaforma SkyVote. "Sei favorevole all'elezione di Giuseppe Conte quale presidente dell'associazione MoVimento 5 Stelle?", recita il quesito a cui rispondere col sì e col no. A votare sono stati quasi 60mila (59720, il 58,67%) sui circa 100mila iscritti con i requisiti per votare. E di questi 53353 hanno votato Sì. Insomma, sei su dieci si sono presi la briga di autenticarsi nelle urne online per dire la propria. Ma tanto un quorum non era previsto e Conte avrebbe vinto lo stesso.
Quarantamila iscritti che non perdere tempo a cercare le proprie credenziali, ricordarsi quale app si è usata per la verifica a doppio fattore (il portale richiede una seconda autenticazione da smartphone) e cliccare sulla casellina della scheda digitale non sono pochi.
E fin dall'apertura della votazione la sensazione era che fosse stato tutto deciso.Stando al regolamento del M5S, non è previsto un terzo mandato per il presidente, che quindi nel 2029 dovrebbe cambiare davvero. Ma Conte è sempre in tempo a cambiare - di nuovo - le regole.