Fausto Bertinotti suona il requiem al Partito democratico e lo fa con una frase lapidaria, definendolo senza mezzi termini "un corpo sostanzialmente privo di vita".
Ospite a L'Aria che tira, il talk show su La7 condotto da Myrta Merlino, l'ex segretario di Rifondazione comunista ha sparato a zero sul Pd, continuando ad affossarlo. Alla domanda della Merlino, che gli chiede in quale situazione si trovi il partito, Bertinotti ha infatti replicato che al momento non sta succedendo un bel niente.
"Non sta succedendo nulla, perché non può succedere nulla su un corpo sostanzialmente privo di vita", ha affermato, facendo partire qualche risata in studio. "Si tratta di una cosa drammatica, ma è vera", ha aggiunto.
Per avvalorare quanto dichiarato, Bertinotti ha addirittura riportato un episodio che gli è capitato di recente. L'ex parlamentare si trovava impegnato in un dibattito politico a cui presenziava un numeroso pubblico di simpatizzanti del Partito democratico. "Per ragioni di onestà intellettuale ho detto una cosa, scusandomi, nel caso il mio ragionamento avesse offeso la loro attitudine politica", ha raccontato Bertinotti. "Ho detto: 'L'unica cosa buona che dovrebbe fare il Pd è quella di sciogliersi'. Perché voglio raccontare questo episodio? Perché dopo la mia frase è scoppiato un applauso!".
Insomma, se pure i simpatizzanti del Partito democratico battono le mani quando si parla di scioglimento, la situazione è davvero grave. Scioccata, Myrta Merlino ha chiesto a Bertinotti una conferma di quanto riferito. "Oh, Gesù!", le è sfuggito.
"Le parti più interessate al Pd, non sopportano più questa finta vita", ha aggiunto Bertinotti. "Scusi, questo è un partito che nei sondaggi è sceso al 14%. Obiettivamente, e non lo dice un suo critico, rischia la fine del Partito socialista francese", ha insistito, rimarcando un concetto già espresso in sue precedenti dichiarazioni.
La disfatta imminente, secondo Fausto Bertinotti, è così sentita che il Paese ha due atteggiamenti nei suoi confronti: il primo è un'attenzione persino crescente nei confronti del Pd, l'altro è una percezione crescente, anche nel Pd, del rischio della sua scomparsa.
"Stiamo ai fatti", ha concluso l'ex segretario di Rifondazione comunista, "e io condedo di stare dalla parte dell'esistenza del partito.
Un congresso in una situazione così drammatica si fa proponendo documenti, che affrontano i punti della politica!". In pratica, se il Partito democratico intende risorgere dalle sue ceneri, deve scegliere se essere una sinistra liberale o una sinistra socialista. In caso contrario, secondo Bertinotti, "è la morte!".
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