Credeva di avere intentato una causa di lavoro e tre anni dopo ha scoperto che non solo la causa non era stata depositata in tribunale, ma che il suo avvocato non era nemmeno un avvocato vero. L'unico fascicolo aperto in questa vicenda è di truffa ed esercizio abusivo della professione deciso dal pubblico ministero Franco Bettini contro la presunta legale, che pur non avendo fatto niente ha già intascato una parcella di 1.900 euro. La sua cliente era una donna di 48 anni che tre anni or sono è stata licenziata dal suo posto di cassiera in un supermercato di Albino, in provincia di Bergamo. Dopo problemi con il datore di lavoro e una contestazione disciplinare, alla fine era stata trasferita alla sede di Trezzo sull'Adda. La decisione nella donna aveva scatenato una forte depressione, sei mesi di assenze per malattia e infine, ecco arrivare il licenziamento dal posto di lavoro. La cassiera aveva deciso di contestare la decisione ricorrendo a un'avvocatessa che le era stata consigliata dalla psicologa che l'aveva in cura, e la causa era partita.
O così sembrava. Perché qualche tempo fa la cassiera sì è anche separata dal marito, ed è stato l'avvocato divorzista a scoprire che la sua presunta collega che segue la causa di lavoro non risulta iscritta all'Ordine degli avvocati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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